La festa di Sant’Agata. Ecco tutti gli spostamenti

La festa di Sant’Agata. Ecco tutti gli spostamenti

CATANIA – Circa un mese fa l’inizio dei preparativi. Ieri i fuochi del Duomo hanno incantato tutti per la loro maestosità ed hanno annunciato l’effettivo inizio delle festività agatine. Oggi, dopo tanta attesa, la festa di Sant’Agata è entrata nel vivo.

Il fercolo della santa patrona del capoluogo etneo sta già ripercorrendo le strade principali della città pronto ad accogliere l’abbraccio non solo dei moltissimi fedeli accorsi per le vie del centro storico ma anche dei turisti.

La giornata per i catanesi oggi è iniziata prestissimo, circa alle 6 del mattino. Come da tradizione, infatti, è stata celebrata la “messa dell’aurora” all’interno delle mura della cattedrale che ha preceduto la prima uscita della “picciridda”.

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A celebrare questo momento, prima dell’inizio della processione delle sacre reliquie a partire da porta Uzeda, è stato il delegato arcivescovile della basilica cattedrale, monsignor Barbaro Scionti, che ha tenuto un emozionante discorso e ha fatto la sua benedizione.

“S. Agata è con noi, in mezzo a noi, fra la gente. I catanesi del suo tempo la conoscevano e la stimavano per essere una ‘Vergine consacrata a Dio’. Consacrata al Signore Gesù, Ella ha vissuto la sua esistenza terrena con l’unica preoccupazione di piacere al Signore in tutto. Questa ‘preoccupazione’ l’ha accompagnata per tutta la vita fino a quando nel carcere ha potuto dire ‘ti ringrazio Signore Gesù, Maestro Buono, che mi hai reso forte nei tormenti'”. Queste le parole di monsignor Scionti ricche di trasporto ed ammirazione nei confronti della santa patrona il cui sacrificio è conosciuto in tutto il mondo.



Dal momento solenne in cui il fercolo ha rivisto, dopo un anno, la luce del giorno, i devoti e i fedeli hanno intrapreso il percorso per fare riincontrare la santa patrona con la città passando per via Calì, piazza Cutelli, via Vittorio Emanuele, piazza dei Martiri, via VI Aprile, della Libertà, piazza Iolanda.

In questa piazza il reverendo don Franco Luvarà arciprete-parroco in S. Maria di Ognina ha condiviso le sue riflessioni. Da li la processione è continuata per le vie Umberto, Grotte Bianche, piazza Carlo Alberto per poi proseguire verso la vicina piazza Stesicoro dove i devoti si sono fermati ad ascoltare le parole dell’arcivescovo Salvatore Cristina.

“Ancora una volta ci ritroviamo in questa splendida Piazza che riesce appena a contenerci. Siamo qui così numerosi e devoti perché proprio in questi luoghi avvenne il martirio di S. Agata.Il mio pensiero, in questo momento, corre alle persone che, pur non essendo presenti qui fisicamente, ci seguono in collegamento e specialmente a quelle ammalate che contemplano il volto della nostra Patrona con fiduciosa speranza. A loro ed a voi, carissimi amici, un affettuoso saluto, un ricordo nella preghiera e il cordiale augurio di trascorrere serenamente questi giorni di festa in onore di Sant’Agata.” Ecco un estratto del discorso dell’arcivescovo Cristina poco prima che il fercolo intraprendesse la salita dei Cappuccini.

Seguendo quel percorso si passerà dalla Chiesa Sant’Agata la Vetere e poi la processione proseguirà per le vie Plebiscito, Vittorio Emanuele, piazza Risorgimento, via Aurora, Palermo, piazza Palestro, via Garibaldi, Plebiscito, Dusmet e rientro in Duomo da Porta Uzeda.