Fermato il presunto scafista dello sbarco di domenica al porto di Catania

CATANIA – La polizia di Stato e la Guardia di finanza di Catania, sotto il coordinamento della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, hanno posto in stato di fermo Tomsi Kingsley, scafista nigeriano di 33 anni, gravemente indiziato del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in relazione allo sbarco di 269 migranti partiti dalle coste libiche e giunti al porto di Catania nella mattinata di domenica scorsa, a bordo della nave della guardia costiera “CP 904 Michele Fiorillo”.

Partite le indagini, gli investigatori della squadra mobile e del G.I.C.O. della polizia tributaria della guardia di finanza hanno avviato, con la collaborazione della sezione operativa navale delle fiamme gialle, le attività di polizia giudiziaria necessarie per l’individuazione di eventuali scafisti.

Tomsi Kingsley (33)

Sono stati quindi acquisiti degli elementi indiziari significativi necessari al fermo nei confronti del 33enne che prima della partenza del gommone dalle coste libiche è stato riconosciuto dagli stessi migranti come un soggetto in contatto con i trafficanti libici che gli fornivano le necessarie istruzioni tecniche per condurre l’imbarcazione fino al momento del salvataggio.

È stata decisiva la collaborazione prestata dagli stessi migranti, che nonostante la rischiosa traversata hanno dato delle precise dichiarazioni sulla relazione esistente tra il cittadino nigeriano fermato e i trafficanti libici di migranti. Altrettanto rilevanti sono risultate le riprese video e fotografiche realizzate dalla nave della marina militare “Margottini”, che ha effettuato le operazioni di soccorso relativamente all’evento investigato.

Dopo le formalità di rito, Kingsley è stato rinchiuso al carcere di Piazza Lanza, a disposizione dell’autorità giudiziaria.