CATANIA – Questa è la vera storia di Federica, una ragazza che per anni ha sofferto di bullismo psicologico a causa di un piccoli ‘difetto’ fisico. Qualche chilo di troppo è stato la sua condanna alle scuole medie ma non si è arresa e grazie alla forza d’animo adesso è felice.
“Tutto ha avuto inizio alle scuole medie. Vivo in un piccolo paese e ci conoscevamo tutti da quando eravamo bambini. Con la mia classe andavo d’accordo, i problemi iniziarono quando con le mie amiche volevamo conoscere ragazzi più grandi, secoda e terza media. In quel periodo avevo una forte cotta per uno di loro, solo che lui e i suoi amici calcolavano sempre e solo le mie amiche e mai me. A un certo punto, però, hanno iniziato ad insultarmi“.
“Per farmi notare, scioccamente, iniziai a vestirmi come le mie amiche: con magliette un po’ più attillate e pantaloni a vita bassa. Loro hanno iniziato a prendermi in giro: mi dicevano che ero grassa, ponchia, che avrei fatto meglio a chiudermi a casa. Se mi vedevano mangiare qualcosa me la toglievano dalle mani affermando che dovevo ‘stare a pane e acqua‘”.
Federica all’inizio non faceva notare la sua sofferenza: scherzava e rideva quando riceveva quegli insulti; ma ciò che accadeva a casa erano i primi segni di come la violenza psicologica subita aveva iniziato a lasciare delle cicatrici.
“Quando ero fuori con le mie amiche, a scuola, e accadeva che iniziassero a insultarmi io la prendevo alla leggera e ne ridevo ma quando varcavo la porta di casa piangevo disperata“.
“Per due anni non ho mangiato. Mi provocavo il vomito e pensavo che così sarei stata accettata. Mi odiavo quando avevo voglia di mangiare. Ero arrivata al punto di sentirmi bene quando vomitavo credendo che sarebbe stata un’ottima soluzione. Adesso ho capito che tutto ciò era sbagliato“.
Federica, come hai fatto a superare le tue insicurezze e non arrenderti?
“Quell’estate andai in America dai miei cugini e scoprii un nuovo mondo. Lì non importava. Lì potevo pesare anche 200 chili ma restavo comunque una bella persona. Lì ho capito che anche se avevo qualche chilo di troppo andava bene lo stesso, ero e sono bella comunque“.
“Alle superiori poi ho incontrato persone che mi hanno aiutato molto. Adesso ho capito come valorizzarmi e non me la prendo se qualcuno ride per il mio fisico. La persona che mi ha dato di più è una mia compagna di classe che mi ha sempre sostenuta e capita. Per farmi aprire gli occhi mi diceva: ‘Tu sei oro e l’oro non è per tutti’“.
Federica ci ha raccontato la sua storia sperando che altre ragazze e ragazzi vittime di mobbing possano capire che loro non sono il problema. “Voglio dare un consiglio a tutti loro: non date peso a ciò che dicono gli altri. Se volete perdere peso dovete farlo solo per voi stessi e la vostra salute. Se vi piacete in carne va bene così perchè siete belli così come siete“.
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