CATANIA – Ben 239 persone, lavoratrici e lavoratori ex Lsu-Ata e Appalti Storici dell’Area metropolitana di Catania, che da oltre 20 anni hanno lavorato per aziende e cooperative che hanno avuto il monopolio dei servizi di pulizia e di manutenzione all’interno della scuola pubblica statale, da oggi sono dipendenti statali, con contratto a tempo indeterminato e full time con il Miur.
Interessate da questa grande conquista, complessivamente 64 scuole dei comuni di Catania, Acicastello, Acireale, Aci Sant’Antonio, Belpasso, Caltagirone, Grammichele, Maletto, Mazzarrone, Mirabella Imbaccari, Misterbianco, Paternò, Ramacca, Riposto, San Giovanni La Punta, Sant’Agata Li Battiati, Scordia, Tremestieri Etneo. Venerdì, funzionari e impiegati dell’Ufficio Provinciale Scolastico, alla presenza dei rappresentati dei sindacati della scuola, hanno realizzato e ufficializzato la graduatoria definitiva, preceduta nei giorni scorsi da quella provvisoria, che ha permesso il processo selettivo per la internalizzazione.
In tutta la Sicilia sono 900 le lavoratrici e i lavoratori interessati da questa stabilizzazione, ma solo nell’area catanese hanno usufruito tutti del contratto a tempo indeterminato. Nelle altre province ci sono tantissimi contratti a tempo indeterminato part-time. Ma, in tutta la Sicilia come nel resto del Paese ci sono anche ex pulizieri rimasti fuori dal processo di internalizzazione perché al momento del bando non erano in possesso del requisito dei 10 anni di anzianità negli appalti privati. Per loro si prospetta un periodo di cassa integrazione in deroga, secondo la proposta congiunta avanzata dal Miur e dal Ministero del Lavoro. Cassa integrazione che dovrebbe coprire i mesi che rimangono fino al termine dell’anno scolastico in corso. A settembre dovrebbe seguire per quei lavoratori, al momento esclusi, la seconda fase dell’internalizzazione.
Artefice dell’internalizzazione è stata l’Usb Scuola, sostenuta dalla Federazione del Sociale Usb. A Catania particolarmente impegnati i docenti Claudia Urzi, Alessandro Piccolo e Maurizio Russo per i neo-Ata. A conclusione della giornata storica di venerdì, Claudia Urzì, del coordinamento nazionale Usb Scuola: “Si parte e si torna insieme! Stiamo partecipando giustamente alla gioia di chi dopo 20 anni di precarietà, part time, schiavitù varia, ha realizzato il sogno di un contratto statale a tempo indeterminato! Ma non ci dimentichiamo nessuno! Abbiamo vinto una battaglia, ma dobbiamo vincere ancora la guerra! Continueremo a lottare perché tutti i part time diventino full time e per chi non ha potuto partecipare a questo concorso! Si parte e si torna insieme! Usb siamo tutte e tutti noi! “.
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