CATANIA – “Unict-Team” ottiene un positivo sesto posto a “Eurobot 2022”, la competizione internazionale di Robotica studentesca che si è svolta nei giorni scorsi a La-Roche-sur-Yon, in Francia.
A eliminare la squadra di robotica dell’Università di Catania, unica italiana “in campo”, nei quarti di finale, sono stati proprio i “padroni di casa”, vincitori del campionato nazionale francese.
Per “Unict-Team”, che vanta una pluriennale esperienza alle competizioni di robotica, si tratta di un buon risultato visto che ai nastri di partenza si sono presentati ben 23 partecipanti.
La gara consisteva nella realizzazione di robot in grado di eseguire compiti più o meno complessi in totale autonomia. Il tema di quest’anno era l’“archeologia” e prevedeva che i robot raccogliessero dei reperti archeologici, rappresentati da esagoni e cubi colorati, e li disponessero, in base al colore, in opportune zone di esposizione del campo.
Allo scopo di rendere più interessante il gioco, i robot dovevano anche essere in grado di fare una previsione sul proprio punteggio finale, il quale era basato sul numero di campioni correttamente posizionati.
A far parte di “Unict-Team” gli studenti Giorgio Pometti e Matteo Jacopo Schembri (per le parti meccaniche), Marco Pometti (per l’elettronica), Matteo Batticani, Giovanni Campo, Silvia Di Martino, Claudio Giusti e Miriana Russo (per la parte software) e i dottorandi di ricerca Alessia Li Noce e Marcello Maugeri.
“Gli studenti provenienti dai corsi di laurea in Informatica, Ingegneria Informatica, Ingegneria Elettronica e Ingegneria dell’Automazione hanno lavorato duramente a partire da settembre dello scorso anno per progettare e realizzare la meccanica, l’elettronica e il software dei robot che avrebbero partecipato alla competizione, studiando, elaborando e perfezionando soluzioni innovative che fossero efficienti, precise e veloci“, spiega il professor Corrado Santoro del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Catania, “capo delegazione” del team catanese.
“Dal punto di vista meccanico, gli studenti hanno realizzato le parti integrando processi di taglio e incisione con la nuova tecnologia della stampa in 3D. L’elettronica è stata affidata a soluzioni basate su hardware progettato ad hoc, mentre il software è stato realizzato utilizzando interamente strumenti “open-source” con l’obiettivo della più ampia condivisione scientifica possibile delle soluzioni sviluppate“, aggiunge.
Un “prodotto” made Unict visto che tutti i lavori di progettazione, realizzazione e test sono stati svolti all’interno del Laboratorio di Sistemi Autonomi del Dipartimento di Matematica e Informatica sotto la guida del professor Corrado Santoro e del professor Federico Fausto Santoro.
“Il risultato lascia sicuramente soddisfatto il team in quanto i robot hanno funzionato al meglio durante le gare eseguendo i vari compiti senza intoppi particolari“, conclude il professor Corrado Santoro, direttore del Laboratorio di Sistemi Autonomi del Dipartimento di Matematica e Informatica.
Nella foto di copertina, i ragazzi dell'”Unict-Team”