CATANIA – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza dell’INGV-OE e le osservazioni effettuate da personale INGV durante un sopralluogo effettuato in zona sommitale il 5 febbraio, evidenziano che continua l’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est con frequenza e intensità variabile nel tempo.
Questa mattina, a partire dalle 04,30 UTC circa, un’intensificarsi dell’attività stromboliana alle bocche presenti nel settore sommitale orientale del cono, ha prodotto per un’ora circa una nube di cenere diluita che si è dispersa verso Est.
Continua un’intensa attività stromboliana da diverse bocche presenti al fondo del Cratere Bocca Nuova, con lancio di materiale che arriva anche a superare l’orlo craterico. Al Cratere Voragine si osserva attività stromboliana ed effusiva che alimenta una piccola colata lavica intra-craterica diretta verso Bocca Nuova. Continua anche l’attività esplosiva intra-craterica al Cratere di Nord-Est.
L’ampiezza del tremore vulcanico, pur mantenendosi su valori alti, non mostra variazioni significative. Anche la localizzazione della sorgente del tremore e l’attività infrasonica sono stazionari.
I segnali delle stazioni di monitoraggio delle deformazioni del suolo non hanno registrato variazioni significative.
Etna vista da Zafferana – Fonte foto Grazia INGV