Eternit: a Biancavilla, Milazzo e Priolo alta incidenza tumorale

PRIOLO – La sentenza Eternit con la prescrizione del reato contro il magnate svizzero Stephan Schmidheiny ha gettato nello sconforto i famigliari delle migliaia di vittime del pericolosissimo minerale.

La prescrizione, arrivata dopo una condanna in Corte d’Appello a Torino a diciotto anni di reclusione per disastro doloso ambientale permanente, ha riacceso il dibattito sia sulla giustizia e sui tempi dei processi sia sulle bonifiche che in molti siti devono ancora essere effettuate.

In tutto il territorio nazionale sono oltre 33mila i siti di amianto e ancora le bonifiche stentano a decollare: soltanto 832 sono state portate a termine. Dal 1992 la legge proibisce la lavorazione, l’importazione e l’estrazione dell’amianto: le sue polveri se inalate sono pericolosissime in quanto si depositano nei polmoni intaccandone i tessuti.

Anche in Sicilia vi sono dei SIN (siti d’interesse nazionale) da bonificare. Si tratta di Priolo, Biancavilla, Gela e Milazzo.

PRIOLO. Nella città siracusana la fabbrica dell’Eternit è chiusa da anni ma i numeri parlano di un tragico bilancio: su quasi 1.000 lavoratori ben 400 sono deceduti e 90 sono stati colpiti dalle malattie tipiche da intossicazione di amianto, ossia mesotelioma e asbestosi.

Altri 90 stanno convivendo con queste malattie. In questo caso la giustizia ha riconosciuto un risarcimento di 8 milioni di euro alle vittime e alle loro famiglie.

BIANCAVILLA.  Anche nella città del catanese sono state riscontrate alte incidenze di tumori alla pleura. Probabilmente l’amianto killer è stato ricavato dalla cava di Monte Calvario e quindi tantissime costruzioni abitative sono piene del pericoloso minerale usato come copertura per i tetti.

La Regione, di concerto con il Comune, ha iniziato da tempo l’opera di bonifica anche se occorre quella totale della cava dalla quale è stato estratto l’amianto. Anche in questa zona si sono registrati degli eccessi di mesotelioma e tumore maligno della pleura.

MILAZZO. Nel messinese particolarmente allarmante è la situazione degli ex dipendenti della Sacelit di San Filippo del Mela. Su 220 ex lavoratori ben 120 sono deceduti. È stata definita la “fabbrica della morte”.

Inoltre a Milazzo è cresciuto il dato della mortalità infantile (+55%) con un aumento dei tumori derivati dall’inalazione di amianto.

L’attuale ministro dell’Ambiente ha presentato una richiesta di 360 milioni per procedere alle bonifiche e ancora il lavoro appare lungo.

A Catania il gruppo consiliare di Area Popolare, attraverso un emendamento, ha ottenuto la destinazione di 400mila euro per le bonifiche e lo smaltimento dell’amianto presente in città e una parte di questi fondi verrà utilizzata in maniera prioritaria per gli edifici scolastici.

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