Estorsioni, furti e associazione di tipo mafioso: Catania “scala” le classifiche nazionali dei crimini

CATANIA – Catania “scala” le classifiche nazionali, ma lo fa in senso negativo.

Il Sole 24 Ore  stila un’indagine che analizza le varie forme di criminalità diffuse nelle principali città italiane. L’intento è quello di fornire dei dati che possano essere sfruttati, in senso positivo, dai governanti affinché si intervenga in un’ottica di prevenzione.

Nella classifica generale il capoluogo etneo si piazza al 28esimo posto, con un totale di 42.748 denunce rivelate. Le noti dolenti arrivano se si analizzano i singoli reati.

Nello specifico, Catania risulta essere al terzo posto per il furto di autovetture, con 6.610 casi accertati, attestandosi come prima città siciliana. Per quanto riguarda i furti con strappo e l’associazione di tipo mafioso, il capoluogo etneo si posiziona al sesto posto in entrambe le classifiche. I dati sono rilevati in base al numero di denunce effettuate dalle vittime, quindi va sempre tenuto in considerazione quella parte di persone che, pur essendo vessata da atteggiamenti mafiosi, stenta ancora a rivolgersi alle forze dell’ordine.

Anche il numero di rapine denunciate risulta essere elevato: 751 quelle accertate che pongono Catania la nono posto. Anche il questo caso la Città Metropolitana è prima tra le siciliane.  Infine, il numero di estorsioni che emerge è pari a 239 denunce, ponendo il capoluogo etneo, al sedicesimo posto.

Quella svolta dal Sole 24 Ore è un’analisi utile affinché cittadini e amministratori si rendano conto del livello di criminalità in cui verte le città, chiamando tutti a un atteggiamento attivo: i cittadini a denunciare, le forze dell’ordine intensificando controlli e applicando forme di prevenzione in modo da attenuare l’ulteriore evolversi dei crimini.

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