CATANIA – Prosegue a ritmo serrato l’attività di ripristino degli immobili Iacp coinvolti nell’esplosione causata da una fuga di gas lo scorso 21 gennaio nel quartiere Trappeto Nord-via Galermo, a Catania. L’intervento rientra nel piano operativo predisposto dalla Struttura commissariale nominata dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, per affrontare lo stato di crisi ed emergenza dichiarato dopo l’incidente.
Esplosione San Giovanni Galermo: i lavori di ripristino degli immobili
I lavori urgenti di ripristino sono già stati completati in un primo immobile, situato in via Gualandi 17, di proprietà dell’Istituto Autonomo Case Popolari (Iacp) di Catania. L’intervento, affidato alla ditta Nicolosi Carmelo Giuseppe & C. sas di Acireale, è stato ultimato il 27 marzo e ha riguardato lo smantellamento e il rifacimento del pavimento in una delle stanze danneggiate.
Ora l’attenzione si sposta sulle altre palazzine coinvolte: il commissario delegato dal governo Schifani, Gaetano Laudani, ingegnere capo del Genio civile di Catania, ha disposto l’avvio dei lavori anche per gli edifici ai civici 9 e 13 di via Gualandi. Le due ditte incaricate entreranno in azione da lunedì 7 aprile per avviare i cantieri e consentire il rientro delle famiglie sfollate nel minor tempo possibile.
Per le famiglie i cui alloggi restano sotto sequestro da parte della magistratura, sono stati individuati alloggi sostitutivi di proprietà dello Iacp in via Nitta, nel quartiere Librino.
I finanziamenti
Sul fronte finanziamenti, il governo regionale ha stanziato ulteriori 180mila euro per la messa in sicurezza degli edifici danneggiati, in seguito alla proposta della Protezione civile regionale approvata durante la seduta di giunta del 1° aprile. Questo importo si aggiunge ai 330 mila euro già stanziati il 14 febbraio, quando è stato dichiarato lo stato di crisi ed emergenza.