CATANIA – “Investire su meno burocrazia e più tecnologia“. È la ricetta della Ugl di Catania che, nei giorni scorsi, ha visto riuniti in videoconferenza i segretari di federazione provinciale per l’esame della Legge di stabilità che il Governo regionale ha presentato all’Assemblea regionale siciliana.
“Dalla giunta guidata dal presidente Nello Musumeci è stato messo a punto un documento snello che, certamente, rappresenta un primo passo utile per la messa in sicurezza dell’economia isolana – dice il segretario territoriale Giovanni Musumeci –. Ci sono diverse misure rilevanti, con un considerevole appostamento di risorse, ma crediamo sia parimenti importante guardare a una straordinaria operazione di snellimento di tutte le procedure burocratiche, accompagnate da un indispensabile incremento delle risorse tecnologiche sia per gli uffici della Regione e dei Comuni, che per la cittadinanza. Lacci e lacciuoli burocratici sono un freno incredibile per lo sviluppo dell’economia che non possiamo più tollerare, ma anche il gap digitale con il resto del paese che investe soprattutto la pubblica amministrazione è un grande motivo di ostacolo per la crescita che va eliminato”.
Il rapporto con il cittadino sta alla base di un grande miglioramento dei servizi in termini di confronto con il pubblico.
“Al nostro segretario regionale Giuseppe Messina – conclude il leader di Ugl Catania – abbiamo affidato questa proposta da portare all’attenzione del presidente Musumeci e dei parlamentari regionali, perché questo momento di prossimità alle attività di ripartenza, dopo la grave crisi dovuta all’epidemia Covid-19, possa essere prezioso per imprimere una vera svolta su due dei numerosi fronti caldi che minano il nostro futuro. Diciamo basta alla mole di carte, scartoffie e procedure, che vanno tagliate nel rispetto della legalità, ma vogliamo anche ribadire l’impellenza di un potenziamento delle tecnologie a disposizione degli enti, che nel 2020 non possono ancora rimanere indifferenti al processo di digitalizzazione, sia nelle infrastrutture a disposizione che nell’utilizzo delle stesse non solo nell’organizzazione interna, ma soprattutto nel rapporto con il cittadino. Come Ugl siamo fermamente convinti che con questa emergenza, giunta nella sua eccezionalità e con i suoi strascichi negativi, il segnale di un necessario cambiamento del modo di concepire l’approccio con la pubblica amministrazione sia arrivato forte e chiaro e non può di certo essere ignorato ancora per molto. Siamo certi che il Governo regionale, assieme all’Ars accetteranno questa sfida, inserendo le opportune previsioni del documento di stabilità, nella consapevolezza che ogni iniziativa in più a favore dell’innovazione è un punto in più per la nostra economia”.