Ennesima “stazione” della “Via Crucis” di via Castromarino: ulteriore esposto in Procura e nuovo accesso venerdì

CATANIA – Come tristemente noto, il cuore del centro di Catania nella notte del 20 febbraio 2020 è stato scosso dal crollo di un edificio, quello sito in via Castromarino n. 11, mentre erano in corso i lavori di ampliamento della Metropolitana di Catania e, nottetempo, grazie anche ai vigili del fuoco intervenuti, gli abitanti dello stabile furono salvati e sono vivi per miracolo.

A distanza di oltre 2 anni e 8 mesi si può serenamente affermare che gli sfollati di via Castromarino 11 e di via Plebiscito n. 825, 831 e 833/A stanno ancora patendo una delle più grandi ingiustizie degli ultimi decenni.

La vergogna di quella voragine che ha sventrato l’edificio di via Castromarino n.11 nella notte del 20/2/2020 non c’è più: adesso, dove prima sorgeva un edificio di inizio ‘900, si trova esposto al cielo e le intemperie un appezzamento di terra raso.

La C.M.C., infatti, dopo un lungo e tedioso iter giudiziale e stragiudiziale, ha acquistato dai proprietari il palazzo crollato, indennizzandoli, e proceduto a demolirlo.

Tuttavia, ciò che non è cambiato da quella sciagurata notte, è lo stato di incertezza e disperazione dei proprietari degli immobili siti intorno a quel cimitero mancato: questi, ancora oggi, non possono accedere in sicurezza nelle proprie case neppure per verificare le condizioni degli appartamenti.

Al danno si aggiunge la beffa: la C.M.C., che pare aver dimenticato dei danni arrecati ai palazzi adiacenti, e che ha anche inibito l’ingresso nella parte di edificio non crollata, qualche settimana fa ha comunicato di avere ultimato dei lavori di ripristino della scala condominiale della palazzina rimasta in piedi (la quale era connessa a quella demolita proprio dal vano scala), senza aver mai coinvolto i proprietari degli immobili nell’esecuzione di detti lavori e senza che un responsabile degli enti locali certificasse la sicurezza degli stessi, inevitabilmente lesi dalla crollo.

Ebbene, nonostante il Pubblico Ministero, Dott. Andrea Norzi, avesse autorizzato l’ingresso in detto stabile con l’ausilio delle forze dell’ordine, della Protezione civile e dei vigili del fuoco per il giorno 27 settembre 2022, solo i vigili del fuoco erano presenti all’accesso, i quali, a causa dell’assenza dei tecnici comunali e della Protezione civile, hanno sconsigliato ai proprietari di accedere negli immobili per motivi di sicurezza.

Per quanto per ultimo accaduto il 27 settembre 2022, le persone lese dal disastro – che senza averne alcuna colpa da oltre 2 anni e 8 mesi sono a tutti gli effetti dei senza tetto – si sono rivolti alla Procura della Repubblica di Catania perché vengano valutati gli eventuali profili di responsabilità circa le predette condotte omissive.

Inoltre, al fine di poter verificare lo stato degli immobili è stata altresì indicata una nuova data per accedervi, informando, nuovamente, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e la Protezione civile a fornire il proprio ausilio al fine di scongiurare pericoli per l’incolumità personale e accertare eventuali danni da parte della C.M.C. che ha eseguito opere senza l’autorizzazione dei proprietari: tali operazioni dovranno tenersi giorno 14 ottobre 2022 alle ore 10,30.

I legali si augurano di non dover aggiungere una nuova stazione alla “Via Crucis di Via Castromarino” e che gli anni di “passione” degli sfollati giungano al loro fine.

Fonte foto: Facebook – Legambiente Catania