Cronaca

Emergenza Etna per ricaduta cenere su Acireale. L’ordinanza del sindaco: “Sos alla Protezione civile”

ACIREALE – A seguito della ingente ricaduta di cenere vulcanica su tutto il territorio del comune di Acireale nella notte tra il 15 e il 16 luglio, con annesse problematiche inerenti la sicurezza per la circolazione stradale e rischio per la pubblica incolumità, il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo ha emanato apposita ordinanza.

Sos cenere vulcanica ad Acireale: l’ordinanza del sindaco

Si ordina fino alle ore 24 del 17 luglio il divieto temporaneo di circolazione di mezzi a due ruote (cicli e motocicli) e la percorrenza degli automezzi sino alla velocità massima di 30 Km/ora in tutte le strade del territorio comunale di Acireale.

Al Comandante della polizia locale si ordina di provvedere a fare rispettare l’ordinanza con particolare riferimento alla circolazione viaria e all’apposizione dove necessario di idonea segnaletica temporanea per pericolo cenere vulcanica nelle arterie cittadine interessate dall’evento.

Alla Cittadinanza, si impone di raccogliere la sabbia vulcanica proveniente dagli spazi e aree private in appositi sacchi differenziata da altre tipologie di rifiuti.

Per la mancata osservanza dell’ordinanza, si applicano le sanzioni previste dal vigente Codice della Strada.

Le parole del sindaco Roberto Barbagallo

Il primo cittadino, lanciando un Sos alla Regione Siciliana, afferma:

“Raccomando a tutti la massima prudenza negli spostamenti, il nostro territorio è stato interessato da una ricaduta di cenere importante, bisogna muoversi con molta cautela. Chiedo ai cittadini che stanno ripulendo le aree private di raccogliere la sabbia in appositi sacchetti e non mescolarla agli altri rifiuti, daremo presto indicazioni sullo smaltimento.

Avevamo quasi completato la pulizia delle frazioni a mare e di Guardia e Mangano, le più colpite dall’ultimo evento, ora si ricomincia. Avevamo disposto un intervento importante su tutto il territorio, integrando con risorse extra rispetto a quanto previsto da capitolato e ci risiamo.

L’Etna fa i capricci e quindi ripartiamo con la pulizia della città dal centro e dalle aree di maggiore utilizzo e percorribilità e ci allargheremo fino alle frazioni e viceversa, con le risorse che abbiamo a disposizione e non è semplice. 

I Comuni etnei vengono periodicamente sommersi dalla sabbia vulcanica, non si tratta più di un evento straordinario, dobbiamo attrezzarci. Lancio un SOS al presidente della Regione e al direttore generale della Protezione Civile Salvo Cocina. È necessario acquistare mezzi e apparecchiature a servizio dei comuni della provincia di Catania. 

Noi sindaci supportati da uffici e dipendenti ci troviamo settimanalmente punto e a capo. E se per i turisti può essere suggestivo, per noi è un grande sacrificio in termini di costi, anche per i privati che devono ripulire case e attività, ed è anche un grande fastidio perché non si può vedere una città così piena di cenere. Cerchiamo di mantenere Acireale pulita, al di là di qualche incivile, ma oggi si è nuovamente svegliata sporca”.

Redazione

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