Emergenza Coronavirus a Catania, disperazione e aggressione in un supermercato. La nota dei sindacati

A causa dell’emergenza Coronavirus esplodono disagio, povertà, disperazione. Su questa nuova trincea si ritrovano, loro malgrado, i lavoratori-eroi dei supermercati. Per loro, chiediamo che istituzioni e aziende individuino subito soluzioni di effettiva tutela. Rivendichiamo, però, anche azioni di assistenza concreta dagli enti pubblici per i cittadini e le famiglie che stanno letteralmente soffrendo i morsi della fame. È tempo di solidarietà, non di egoismi e freddi calcoli”. Lo affermano i segretari generali di Uil e UilTucs Catania, Enza Meli e Giovanni Casa, dopo avere avuto notizia che ieri pomeriggio in un supermercato del centro cittadino due clienti si sono diretti all’uscita con alcune buste della spesa, asserendo di non poter pagare.

Raggiunti da personale del punto-vendita, hanno reagito violentemente e in seguito sono stati identificati dalle forze dell’ordine.

Enza Meli e Giovanni Casa aggiungono: “Ancora una volta, dobbiamo denunciare la condizione in cui si ritrovano a operare i dipendenti della distribuzione organizzata. Avevamo già protestato dopo avere constatato numerosi casi di mancata dotazione di dispositivi di protezione individuale, specie per i cassieri. Adesso gli assalti al supermercato, che si sono verificati in questi giorni in Sicilia, aggiungono ulteriori motivi di preoccupazione perché lavoratrici e lavoratori mettono a repentaglio l’incolumità fisica, oltre a esporsi a elevati rischi di contagio per il venir meno di ogni misura di sicurezza quando devono affrontare clienti intenzionati a non pagare”.

I segretari generali di Uil e UilTucs concludono: “Siamo certi che il prefetto, col quale in queste settimane siamo costantemente in contatto, vorrà sollevare all’attenzione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza la questione. Alle aziende, intanto, sollecitiamo che venga ovunque assicurata la presenza di vigilanti agli accessi dei punti-vendita. Una voce di costo in bilancio che riteniamo dovuta, in considerazione della eccezionale opera prestata dalle lavoratrici e dai lavoratori nei centri-vendita di alimentari”.

Immagine di repertorio