CATANIA – Sunia e Cgil hanno chiesto allo Iacp ed al Comune di sapere al più presto i tempi di realizzazione dei 98 alloggi del Palazzo di cemento e dei 144 delle due Torri di Librino.
Gli edifici sono stati finanziati grazie ai fondi del Pon Metro. L’appello è quello di provvedere al più presto alla sistemazione delle persone sprovviste di alloggio, per adesso temporanea, in determinate strutture; in tal modo si eviterebbe il fenomeno che sta ormai aumentando che vede come protagoniste numerose famiglie costrette a vivere nelle proprie auto.
Evitare occupazioni abusive e il degrado di numerosi immobili sarebbe pure possibile per via dei fondi comunitari e nazionali.
Queste nuove case potrebbero inoltre rappresentare un’efficiente soluzione alla carenza di abitazioni popolari nella provincia.
Le richieste portate avanti si trovano nella piattaforma “Emergenza casa” del Sunia (sindacato degli inquilini) e della Camera del lavoro.
Gli argomenti che si chiede vengano presi in considerazione sono molti: gli accordi per il recupero delle morosità dei canoni, la condizione di chi non può sostenere spese come il mutuo o la manutenzione, nonostante sia proprietario della stessa abitazione, l’illegalità contro la quale si battono da sempre gli abitanti.
Ci sono edifici in cui vi è così tanta umidità che risulta difficoltoso viverci, ma anche strutture aventi ascensori rotti ed altri in cui la spazzatura arriva a straripare all’interno degli spazi condominiali.
Il Comune sta in questo momento, insieme con lo IACP preparando i ricoveri temporanei mediante l’utilizzo di ex portinerie. Ogni decreto, spiega l’assessore comunale Villari, sarà recuperato in tempi celeri.
Nel frattempo Cgil e Sunia attendono di regolare nel più breve tempo possibile un accordo con il Comune per il recupero delle morosità, chiedendo inoltre che venga istituito nel bilancio un fondo in cui confluiscano i canoni da utilizzare per la riqualificazione degli edifici.
