Emergenza abitativa, cinquemila famiglie in attesa a Catania. Sindacati: “Progetti non ancora attivi”

Emergenza abitativa, cinquemila famiglie in attesa a Catania. Sindacati: “Progetti non ancora attivi”

CATANIA – A Catania i numeri parlano chiaro: sono circa 5.000 le famiglie nelle graduatorie che aspettano da anni una soluzione per problemi abitativi e circa 4.000 quelle interessate a procedure di sfratto. Eppure i progetti di inclusione sociale non sono stati ancora avviati.

L’allarme è lanciato da CGIL, CISL, UIL e UGL, che unitamente a Sunia, Sicet e Uniat (sindacati degli inquilini), hanno preso parte agli incontri della cabina di regia sulle misure relative all’inclusione sociale e “mostrano preoccupazione per il ritardo sui tempi di avvio dei progetti”.

Le azioni sull’inclusione sociale prevedono sei progetti sull’Asse 3 e tra questi anche la creazione dell’Agenzia sociale per la Casa che utilizzerà personale specializzato; l’obiettivo sarà quello di realizzare progetti rivolti alle famiglie che perdono il lavoro, ma anche all’accompagnamento all’abitare di cittadini Rom e camminanti: “Un’azione che riteniamo molto importante per Catania – spiegano in una nota congiunta i rappresentanti sindacali – considerata l’alta presenza di accampamenti in cui si vive in scarsissime condizioni igieniche e sanitarie”.

CGIL, CISL, UIL e UGL ritengono fondamentale che venga subito avviato l’iter per l’apertura dell’Agenzia della casa, i cui locali sono stati già stati individuati, sia in fase provvisoria che definitiva.

L’intenzione è quella di “partire dalle linee guida che determineranno l’impostazione della Agenzia, che sarà un vero e proprio servizio sociale dedicato proprio a quella parte di popolazione in condizioni di povertà abitativa determinata da particolare fragilità, sia di reddito ma anche socio culturale, fisica e psicologica. L’obiettivo è quello di assicurare un sostegno all’accesso all’abitazione, al mantenimento della casa, ad impedire il deterioramento della situazione individuale, in uno stesso luogo in cui le risorse di diversa provenienza trovino la loro migliore combinazione per facilitare l’azione di operatori e servizio”.