CATANIA – “No agli sfratti e sì alle case popolari. La casa è un diritto per tutti”. Con questo slogan i sindacati degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat di Catania hanno manifestato stamattina davanti alla Prefettura, in via Etnea. Una delegazione è stata poi ricevuta dal capo di gabinetto del Prefetto di Catania.
Al rappresentante del governo, Sunia, Sicet e Uniat hanno consegnato un documento e rappresentato la grave situazione e il disagio sociale e abitativo di Catania. E l’opportunità di farsi portavoce presso il Comune di Catania della necessità di accelerare la procedura per riqualificare il complesso delle Due Torri di Librino, che rischiano di perdere il cospicuo finanziamento di 12 milioni di euro. Le tre sigle sindacali hanno contestualmente chiesto l’avvio di un tavolo tecnico in Prefettura perché non siano resi esecutivi quegli sfratti dovuti a morosità incolpevole.
I sindacati degli inquilini di Cgil, Cisl e Uil hanno inoltre ricordato come a quasi due mesi dalla convocazione all’ORCA (Osservatorio Regionale della Condizione Abitativa), nessuna notizia c’è ancora delle proposte da loro avanzate in quella sede.
In particolare, Sunia, Sicet e Uniat provinciali lamentano che nessun elenco degli alloggi disponibili è stato reso finora noto dall’IACP e nessun elenco degli immobili confiscati alla mafia e destinabili a uso abitativo è stato comunicato dai Comuni. Un silenzio che mortifica le oltre 5mila richieste già ammesse all’assegnazione ma per la quale ci sono solo 24 alloggi disponibili.