CATANIA – In una nota il Segretario Regionale di Cisal Federenergia, Raffaele Loddo, riferisce che, in merito alle elezioni RSU tenutesi nella 3Sun Gigafactory di Catania, l’organizzazione sindacale ha proceduto a presentare ricorso chiedendo l’annullamento della consultazione. Le votazioni tenute nei giorni 13, 14 e 15 maggio, dopo lo slittamento delle precedenti date dovuto ai noti fatti accaduti nella centrale idroelettrica di Suviana, hanno visto la partecipazione di 360 votanti, rispetto all’accordo siglato in cui ne figuravano 261 (in quanto il personale in prova non vota) e 4 slot di RSU.
La comunicazione della variazione doveva pervenire alle Segreterie Nazionali (e non alla commissione elettorale, come di fatto avvenuto), entro l’ultimo giorno del mese precedente alle votazioni, ma è avvenuta solo nel pomeriggio del venerdì 10. Questo passaggio procedurale è fondamentale per verificare se il numero dei componenti RSU fosse corretto ai sensi degli accordi sindacali. In ogni caso ad un ampliamento del numero dei votanti, doveva seguire, come da accordi interconfederali, l’estensione a 6 slot.
Altres, il segretario Loddo sindaca quanto carente sia stata la possibilità di voto data ad alcune categorie di dipendenti, come ad esempio quelli in telelavoro a cui non sembra essere stata garantita l’opportunità di esprimere il proprio voto on line, così come al personale posto in riposo compensativo obbligato, oppure al personale in lavoro notturno che, smontante alle ore 6, avrebbe dovuto aspettare l’apertura del seggio ore dopo. Il ricorso, proprio in queste ore, aggiunge, è stato rigettato dalle altre organizzazioni sindacali in sede di commissione elettorale.
“Ed è emblematico – conclude Loddo –, per definizione l’elezione delle rappresentanze sindacali unite (RSU) dovrebbe essere il momento culmine della formazione della squadra che rappresenterà al meglio ed unitamente nei tre anni successiv l’intera popolazione di lavoratori di un’azienda, per cui la corretta estensione del numero degli RSU dovrebbe essere l’obbiettivo di tutte le sigle sindacali. Sembrerebbe, a questo punto, che gli interessi delle altre organizzazioni siano invece ben altri, basati su altri tipi di strategie, e su una visione di sindacato che noi non condividiamo perché nuoce alla rappresentatività dei lavoratori“.