Edilizia libera: ecco il glossario per i lavori senza autorizzazione

Edilizia libera: ecco il glossario per i lavori senza autorizzazione

CATANIA – Buone notizie per l’edilizia privata, è possibile “sistemarsi casa” senza il bisogno di ricorrere a permessi particolari da parte del Comune. Vediamo insieme i particolari.

Il decreto legislativo n. 222 del 2016 aveva individuato i procedimenti oggetto di autorizzazione, segnalazione certificata di inizio attività, silenzio assenso e comunicazione dei regimi amministrativi applicabili per i lavori di ristrutturazione. Il tutto era stato demandato ad un apposito decreto per la creazione di un indice che elenca i lavori effettuabili senza alcuna comunicazione al Comune dove è ubicato l’immobile.

Il 22 febbraio la Conferenza unificata Stato Regioni ha reso noto il “Glossario dell’edilizia libera”.

I lavori edili senza autorizzazione comunale, 58 per l’esattezza, possono essere raggruppati in 12 grandi categorie:

  • Manutenzione ordinaria, come rifacimento impianti elettrici, ripavimentazione interna ed esterna, serramenti, intonaco;
  • Eliminazione di barriere architettoniche;
  • Installazione di pompe di calore di potenza inferiore a 12 KW;
  • Sostituzione, riparazione di depositi di gas e messa a norma;
  • Attività di ricerca nel sottosuolo;
  • Manutenzione, gestione e livellamento di terrazzi agricoli o pastorali;
  • Utilizzo di serre mobili stagionali;
  • Pavimentazione di aree di pertinenza, come ad esempio i terrazzi;
  • Installazione di pannelli solari, fotovoltaici o microeolici;
  • Opere di arredamento giardini, aree ludiche ed elementi di arredo;
  • Implementazione di case mobili che rientrino nella categoria di manufatti leggeri;
  • Utilizzo di opere contingenti temporali come i gazebi, i servizi igienici mobili e gli stand fieristici.

Per tutti questi interventi non sarà necessaria richiedere o dare comunicazione (Cil, Cila, Scia) al Comune, che non potrà quindi opporsi o richiedere oneri. Si tratta, di un tassello importante per gli addetti ai lavori in campo edile. Senza trascurare il fatto che alcune opere elencate possono essere inserite nello sconto fiscale del 36% (fino ad un massimo di 5 mila euro) così come previsto dalla Legge di bilancio 2018, il così detto “Bonus Verde” dedicato a terrazzi, balconi e giardini.

Per ottenerli occorre una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà di inizio lavori, presentare tutte le fatture ed i costi sostenuti ed effettuare i pagamenti tramite bonifico.

Dott.ssa Cavaleri Francesca
Titolare Infocasa immobiliare