Droga a domicilio e 30 mila euro a settimana. FOTO e NOMI dell’operazione “Baly”

Droga a domicilio e 30 mila euro a settimana. FOTO e NOMI dell’operazione “Baly”

CATANIA – Movimenti di cocaina e marjuana sull’asse Catania – Padova – Olanda.

Parliamo di una rete di approvvigionamento e spaccio di cocaina e marjuana, che settimanalmente fruttava quasi 30 mila euro.

È quanto è emerso dalle indagini eseguite dalla compagnia dei carabinieri di Gravina di Catania che, dal 2011 al 2013, ha collaborato con la procura distrettuale antimafia, attraverso verifiche ed intercettazioni, per arrivare all‘arresto di 15 persone.

La piazza di spaccio principale era il Chiosco “Baly” a Gravina, ma i clienti di questa rete potevano usufruire anche del “servizio a domicilio” della droga.

Il tutto è avvenuto in vari comuni etnei, tra cui Gravina, appunto, e Mascalucia; dove gli affiliati hanno pianificato ed effettuato furti e rapine finalizzati a finanziare l’acquisto di grosse partite di droga, in parte già finanziate dai guadagni dello spaccio al minuto.

Si tratta di un’associazione ben strutturata in cui a tessere le fila, tramite dei pizzini era il catanese Mario Pace, esponente del clan Cappello, che, dai primi anni 80, è all’ergastolo nel carcere di Padova per omicidio e traffico di stupefacenti.

Pace però, non era solo a guidare l’organizzazione: da Catania c’erano Roberto Vitale e Roberto Cosentino, detenuti al carcere di Bicocca. Il tramite tra questi personaggi era Rosa Pace.

I promotori ed organizzatori del sodalizio criminale, per aumentare il raggio d’azione ed i profitti, hanno aperto anche un autonomo canale di approvvigionamento con l’Olanda, con il determinante contributo di un detenuto proprio di Mario Pace.

Inoltre Mario Pace, mandava dei messaggi alla sorella Rosa Pace, tramite un pc, poi sequestrato, che il detenuto nascondeva in cella. Era così che la donna riusciva a trasferire tutte le informazioni a Vitale al quale era molto vicina.

Si tratta di una rete criminale molto ramificata in cui gli spacciatori ottenevano un guadagno “a percentuale” rispetto alla mole dei clienti che riuscivano a trovare a al tipo di sostanza che vendevano.

Gli arrestati:

  1. Fabio Spampinato, 33 anni (Piazza Lanza),
  2. Gianluca Spampinato, 35 anni (Piazza Lanza),
  3. Roberto Vitale, 42 anni (Bicocca),
  4. Pierpaolo Mario Monterosso, 47 anni (Piazza Lanza),
  5. Salvatore Tomarchio, 39 anni (Piazza Lanza),
  6. Alessandro Papa, 30 anni (Piazza Lanza),
  7. Domenico Tosto, 48 anni (Piazza Lanza),
  8. Gaetano Trombino, 39 anni (Piazza Lanza),
  9. Dino Greco, 29 anni (arresti domiciliari),
  10. Rosa Pace, 48 anni (sottoposta obbligo presentazione P.G.),
  11. Rosario Cammaroto, 41 anni (Piazza Lanza),
  12. Roberto Cosentino, 44 anni (Bicocca),
  13. Roberto Cerami, 43 anni (Piazza Lanza),
  14. Daniele Buttafuoco, 28 anni (Piazza Lanza),
  15. Mario Pace, 57 anni (detenuto carcere Padova)
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Alessandro Papa, 30 anni – Daniele Buttafuoco, 28 anni – Dino Greco, 29 anni – Domenico Tosto, 48 anni – Fabio Spampinato, 33 anni – Gaetano Trombino, 39 anni – Gianluca Spampinato, 35 anni

 

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Mario Pace, 57 anni – Pierpaolo Mario Monterosso, 47 anni – Roberto Cerami, 43 anni – Roberto Cosentino, 44 anni – Roberto Vitale, 42 anni – Rosario Cammaroto, 41 anni – Salvatore Tomarchio, 39 anni