CATANIA – Nel corso della mattina, organizzato dall’UOSD Rischio Clinico ed Educazione alla salute, diretto dalla dott.ssa Anna Colombo, si è svolto un convegno sull’appropriatezza clinica e le equità delle cure, finalizzato a fornire elementi di rapida applicazione utili nell’ambito della medicina di genere.
All’appuntamento, aperto dall’intervento del direttore generale dell’Arnas Garibaldi, dott. Fabrizio De Nicola, hanno dato il proprio contributo numerosi sanitari, specialisti e sociologi, tra cui la dott.ssa Daniela Segreto, Responsabile Comunicazione del DASOE, il dott. Giuseppe Giammanco, direttore sanitario dell’Arnas Garibaldi, il dott. Giuseppe Ettore, il dott. Roberto Bordonaro, il dott. Michele Gulizia, il dott. Luigi Sicurella, rispettivamente direttori delle unità operative di Ostetricia e Ginecologia, Oncologia, Cardiologia e Neurologia della stessa azienda ospedaliera, il Prof. Francesco Frasca, endocrinologo dell’università di Catania, la dott.ssa Ilenia De Andres, responsabile della Reumatologia del Garibaldi-Centro, la dott.ssa Barbara Busà e la dott.ssa Gabriella Torrisi, rispettivamente dirigente farmacologa e dirigente medico del Garibaldi-Nesima.
Nel pomeriggio, l’attività è proseguita con la presentazione del libro “Femminicidio e violenza di genere”, alla presenza dell’autrice, della dott.ssa Carmela Puleo e della dott.ssa Angela Fabiano, rispettivamente Referente Codice Rosa e Referente del Servizio di Psicologia dell’Arnas Garibaldi, nonché della Sig,ra Giovanna Zizzo, madre di Laura Russo, la bambina di San Giovanni La Punta uccisa nel sonno dal padre, e della Sig.ra Vera Squadrito, mamma di Giordana Di Stefano, uccisa sei anni fa dal suo compagno.
“Sono davvero orgoglioso di questa giornata – ha detto il dott. De Nicola – e sono fiducioso nel fatto che questi eventi possano essere replicati non soltanto nelle giornate canoniche. La medicina di genere e la violenza sulle donne sono argomenti che debbono essere approfondite con azioni concrete ben precise, tra le quali la formazione nelle scuole e una maggiore attenzione mediatica. Noi, con il Codice Rosa, diamo puntualmente il nostro contributo, ma occorre una consapevolezza collettiva più ampia ed efficace“.
All’evento del pomeriggio sono intervenuti, peraltro, anche l’assessore alla Sanità del Comune di Catania, Giuseppe Arcidiacono, il quale ha ribadito l’impegno della casa comunale per la medicina di genere, l’ex assessore ai Servizi Sociali, Angelo Villari, che ha sottolineato l’importanza di equiparare il femminicidio ai delitti di mafia allo scopo di garantire maggiormente i familiari delle vittime, nonché l’ex deputato regionale Concetta Raia, prima firmataria della legge n. 3 del 2012 contro la violenza sulle donne.