PATERNÒ – L’Ugl Comunicazioni di Catania, per mezzo del suo segretario provinciale Simone Summa, aveva già lamentato delle criticità generali in merito alle condizioni ambientali riguardo i postali della provincia a causa di carenza di personale, della riorganizzazione di alcune strutture interne ad essa, piuttosto che l’implementazione di iniziative per l’utenza prevista, ma nello specifico la struttura sindacale proprio nella giornata di ieri, ha avuto modo di analizzare la situazione in essere a Paternò (comune che dopo il capoluogo Catania insieme ad Acireale e Misterbianco è il più popoloso della provincia), nei quali svariati disagi sono emersi.
Il sindacalista di settore già nelle scorse ore aveva parlato in merito alle difficoltà emerse: “A Catania abbiamo necessità di organici stabili e non il continuo ricorso a dei contratti a tempo per lavoratori che vengono spremuti fino ad essere poi buttati via. C’è anche bisogno di maggiore sicurezza, specialmente in tutte quelle sedi che sono ritenute più a rischio e dove, attualmente, il servizio di vigilanza è stato soppresso. Il tutto mentre Poste italiane in questo primo semestre ha totalizzato un + 11% rispetto al 2022, che sicuramente ci fa essere orgogliosi di appartenere ad un’azienda solida ma che, allo stesso tempo, ci rende consapevoli che questo utile deve essere subito investito“.
Lo stesso segretario provinciale di Ugl Comunicazioni Simone Summa raggiunto telefonicamente in merito alla situazione paternese, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
“Malgrado la denuncia del 31 luglio della Ugl Comunicazioni sullo stato della qualità dei servizi offerta da Poste Italiane, la musica sembra non esser cambiata e nello specifico ci riferiamo al comune di Paternò dove ieri mattina gli sportellisti si contavano sulle dita di una mano. Oggi la situazione era incandescente con lunghe file sia per i pagamenti delle pensioni, che per la carta “dedicata a te” a fronte di una popolazione di circa quarantacinquemila abitanti, l’ufficio centrale aveva solamente tre operatori di sportello, mentre l’apice si è avuto su Paternò 2 dove in un ufficio di cinque unità, sono rimasti ad operare solo il direttore e uno sportellista con evidenti disagi per la clientela. Situazione diventata ormai costante, noi chiediamo ancora una volta un intervento deciso da parte dell’azienda al fine di riportare serenità sui posti di lavoro e consequenzialmente aumentare la qualità dei servizi offerti alla clientela”.
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