Dipendenti sostituiti al punto vendita Katanè: denunciata Coop Sicilia

Dipendenti sostituiti al punto vendita Katanè: denunciata Coop Sicilia

CATANIA – La Filcams Cgil e la Camera del lavoro di Catania hanno denunciato formalmente la società Coop Sicilia per condotta antisindacale presso la sezione lavoro del Tribunale civile di Catania.

I sindacati avevano preannunciato l’iniziativa al termine dello sciopero del settore commercio lo scorso 7 novembre: in quell’occasione, l’80 per cento dei lavoratori degli ipermercati catanesi aderirono alla protesta indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, lanciata in tutta Italia con o slogan “Fuori tutti”. Nell’occasione remò contro la Coop Katane di via Quasimodo a Gravina di Catania, infatti l’azienda sostituì 18 dipendenti in sciopero, spostando anche alcune figure di qualifiche superiori e lavoratori esterni al punto vendita.

«Un atteggiamento grave che segnaleremo nelle sedi opportune» hanno annunciato il segretario generale Cigl Giacomo Rota e Andrea Montagni (Filcams Cgil Catania), sottolineando nella denuncia che “l’azienda per il tramite di alcuni responsabili dei reparti del punto vendita dell’ipermercato IPERCOOP sito all’interno del Cento Commerciale Katanè di Gravina di Catania, aveva provveduto nel corso della scorsa settimana a convocare personalmente i lavoratori che avevano partecipato allo sciopero del 7/11/2015 per scoraggiarli alla partecipazione allo sciopero proclamato dalle organizzazioni sindacali per il 19/12/2015, anche attraverso gravi “avvertimenti” intimidatori su future ritorsioni lavorative e con la denigrazione delle organizzazioni sindacali proclamanti lo sciopero”.

In particolare, “la società resistente ha provveduto alla sostituzione di 18 unità lavorative inquadrate al 4°e 5° livello con altro personale, esterno al punto vendita di Gravina, di livello superiore ed inquadrato al 1°, 2° e 3° livello del contratto nazionale del lavoro, violando l’art. 28 dello Statuto dei lavoratori e l’art. 2103 del codice civile”.

“È doveroso sottolineare – si legge ancora nella denuncia – che i dipendenti comandati in sostituzione non solo risultano essere inquadrati in un livello superiore ma svolgono mansioni diverse rispetto a quelle dei lavoratori che hanno aderito allo sciopero”.