Dipendenti consortile San Marco Scarl in sciopero, Potenza: “Giorno 11 marzo incontro al Mise”

CATANIA – I dipendenti della ditta consortile San Marco Scarl, che si sta occupando del completamento dei lavori per realizzazione dell’ospedale San Marco a Catania, e della Tecnis hanno deciso di andare in sciopero.

A portare a questa decisione è in primis la mancata salvaguardia dei loro livelli occupazionali nell’ambito della vendita degli asset da parte della Tecnis, che nei giorni scorsi ha visto la rinuncia da parte della Pessina Costruzioni.

Viene rivendicato anche il recupero delle mensilità relative ai mesi di gennaio e febbraio 2016, il saldo di marzo e aprile, il mese di maggio e otto giorni di giugno del 2017, andate all’interno della procedura fallimentare.

La richiesta che viene fatta dai lavoratori al commissario, Saverio Ruperto, è quella di trovare un sistema per fare arrivare questi pagamenti.

Da quando il commissario si è insediato, invece, gli stipendi sono stati pagati regolarmente, come afferma il segretario generale della Feneal Uil Catania, Nino Potenza: “I dipendenti puntano a recuperare le spettanze del 2016 e del 2017 e alla salvaguardia dei livelli occupazionali. Da quando il professore Ruperto ha assunto la carica di amministratore straordinario gli stipendi sono sempre stati pagati regolarmente, fino a oggi. Non nutro alcun dubbio sui finanziamenti per il completamento dell’ospedale e non ci sono retribuzioni arretrate correnti. I lavoratori mirano a essere inseriti nei bandi di vendita con gli accordi al Ministero per lo Sviluppo Economico, in modo che quando il San Marco sarà completo potranno avere l’opportunità di lavorare nelle società che acquisiranno il gruppo Tecnis. Giorno 11 avremo un incontro al Mise nel quale si discuterà di tutto questo”.

Fonte immagine: Nino Potenza