CATANIA – Continuano le denunce dei dipendenti Amt, che ancora una volta lamentano i forti ritardi nella consegna delle retribuzioni mensili. Un problema che va avanti da diverso tempo e per il quale i sindacati lottano costantemente.
“Ancora una volta chi ne paga maggiormente le spese delle problematiche finanziarie che ormai da tempo investono il Comune di Catania sono la Partecipata Amt e i suoi lavoratori”, dichiara il segretario regionale aggiunto della Fast Confsal , Giuseppe Cottone.
Il sindacato rivela che i dipendenti della compagnia di trasporti non solo non avrebbero ancora ricevuto gli stipendi dello scorso mese, nonostante siano già trascorsi oltre 10 giorni dalla data prevista, ma non avrebbero neanche notizie sul giorno in cui potranno ricevere la loro paga.
Il ritardo nella consegna dei salari ha causato, secondo quanto annunciato dalla Fast Confsal, enormi disagi alle famiglie di ben 700 lavoratori.
Cottone fa luce su un ulteriore problema rilevante per l’azienda catanese: il “cambio di guardia del consiglio d’amministrazione“, annunciato lo scorso luglio ma ancora non portato a termine. “Mentre, da una parte, la presidenza La Rosa è stata depotenziata dal sindaco Pogliese, limitandola solo all’ordinaria amministrazione; dall’altra, la stessa amministrazione non ha ancora provveduto a dare un eventuale cambio di guardia, stoppando di fatto quel processo di ripresa di cui l’Amt ha estremamente bisogno per tentare di non sparire”, ha dichiarato il sindacalista.
La Fast Confsal chiede un intervento immediato delle istituzioni, al fine di “dare un futuro più certo ai lavoratori e un servizio dignitoso e al passo coi tempi, che tutti i catanesi meritano”. Inoltre, Cottone annuncia la possibilità di un nuovo sciopero dei dipendenti Amt nel caso la questione non venga risolta in tempi brevi.
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