Catania, 18 mln di euro sequestrati a Fisicaro del clan Nardo. Panvini: “Colpo letale a Cosa Nostra”

Catania, 18 mln di euro sequestrati a Fisicaro del clan Nardo. Panvini: “Colpo letale a Cosa Nostra”

CATANIA – “Dalle prime ore di questa mattina è in atto uno dei sequestri più importanti nella lotta contro Cosa Nostra. Il valore dei beni è pari a più di 18 milioni di euro e da anni, insieme con la procura della Repubblica di Catania, lavoriamo seguendo due strade parallele che puntano da una parte a colpire l’area militare e, dall’altra, a svuotare le casse per smaterializzare le organizzazioni criminali”.

Esordisce così Renato Panvini, dirigente della Dizezione investigativa antimafia di Catania, prima di riassumere i punti salienti dell’operazione che ha colpito gli esponenti di spicco del clan Nardo.

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Su una proposta avanzata dal direttore della D.I.A., Nunzio Antonio Ferla, infatti, il Tribunale di Siracusa ha emesso il decreto di sequestro ai danni del cinquantaduenne Ciro Fisicaro.

Parliamo di un personaggio di spicco nella rete del malaffare nella provincia di Siracusa, strettamente legato al clan Santapaola, detenuto dai primi anni ’90, perché responsabile di alcuni omicidi, e dal 2011 sottoposto al regime del 41bis.

Strettissimo, appunto, il legame di Fisicaro con il capo clan della cosca, Sebastiano Nardo.

Durante la permanenza in prigione Fisicaro riusciva ugualmente a gestire le losche attività dell’organizzazione, attraverso le indicazioni che forniva alla moglie e i figli che andavano a trovarlo in carcere, accompagnati da Giuseppe Mauceri. Quest’ultimo è il fratello di Mario Mauceri, detto “u lintinisi”, assassinato nel 2009 ad Agnone Bagni, nel Siracusano.

Ed è qui che la trama si infittisce perché proprio grazie alle intercettazioni, nel 2013 viene arrestato anche Mauceri e a ciò consegue il sequestro preventivo dei beni affidati all’amministratore giudiziario.

A finire sotto sequestro sono state:

  •  tutte le quote societarie della “Mauceri trasporti srl”, compreso il patrimonio aziendale con sede a Catania;
  •  la metà delle quote societarie della “Immobiliare Gagliola s.r.l” con sede a Gravina di Catania;
  • la metà delle quote societarie della “RAMA s.r.l.” con sede subaffittuaria della “EUROSPIN SICILIA s.p.a” per la gestione di un supermercato a Scordia;
  •  il capannone dov’era stato allestito il supermercato EUROSPIN;
  • 10 immobili tra appartamenti, magazzini, uffici e garage;
  •  50 mezzi pesanti tra trattori e rimorchi.

Tra le tante irregolarità che sono state smascherate, infatti, si è capito che Fisicaro aveva commissionato a Mauceri l’acquisto di un immobile a Scordia, inizialmente con funzioni agricole. In seguito il capannone ha subito cambio di destinazione ed è stato più volte ceduto. Divenuto un supermercato, l’immobile è stato rilevato dalla società Rama che, legalmente e seguendo la normale prassi, ha chiesto all’azienda Eurospin di utilizzare il marchio.