CATANIA – Un parcheggio multipiano, area fitness, area verde sopra le future di macerie dove oggi, e forse ancora per poco, sorge la Palestra Lupo centro socioculturale occupato nella omonima piazza di Catania.
Il 4 dicembre 2024 è stato approvato il progetto per “liberare” Piazza Lupo dalla palestra, scatenando perplessità a chi in quel luogo riconosce valore storico.
Se ne parla già da due anni quando, nell’estate 2023 erano stati presentati e affidati i 12 progetti Piani Urbani Integrati tra cui proprio quello della Lupo. Dicembre però è stato il mese dell’ “ufficialità” con la giunta comunale che ha deliberato l’ autorizzazione a procedere per il nuovo progetto definitivo sulla piazza.
Il titolo è abbastanza esplicativo: “Demolizione della palestra, realizzazione di parcheggio multipiano e sistemazione a verde piazza Pietro Lupo, giardino pubblico tecnologico”. Parcheggio che dunque verrà affiancato dalla realizzazione di zone verdi e fitness con un vano ascensore adibito all’ autorimessa sottostante.
Con 3,9 milioni di euro provenienti dal Pnrr, il progetto dovrebbe aprire i cantieri entro febbraio 2025 e concludere i lavori entro il 2026. Tutto sembra dunque certo: parcheggio multipiano e area verde, ma i cittadini cosa ne pensano?
Per tanti catanesi, Palestra Lupo è adesso e resterà fino alla sua morte un “porto di idee”. Un luogo in cui tantissimi vedono più di una vecchia struttura da demolire, uno spazio di musica, arte e aggregazione, libero a chiunque voglia farne parte.
Sui social la pagina ufficiale di Palestra Lupo ha voluto dire la propria: “Ci appare chiaro che l’attacco a cui assistiamo abbia una matrice politica ben precisa, che in linea col dol sicurezza mira a stroncare ogni forma di dissenso e di autorganizzazione. Invece non è chiaro, cosa prevede realmente il progetto“.
“L’unica certezza è che vogliono sgomberare un luogo del quale l’amministrazione stessa riconosce il valore socioculturale. Prioritario emerge invece il più nobile scopo di drenare fondi dal PNRR“.
“L’intento è quello non solo di demolire lo spazio fisico della Lupo, ma che si metta in pratica celermente uno sgombero politico volto a colpire l’aggregazione sociale antisistema. La Lupo ha deciso contro questo piano di alzare le barricate!“.
Questa scia di protesta ha preso piede senza sosta attraverso internet, legando pensieri comuni nel disperato tentativo di far sentire la propria voce, là dove non sembra essere stata mai sentita.
“Gli sgomberi creano vuoti, spaccano connessioni, ingrigiscono il futuro. Chi nasce al sud, prende da subito coscienza delle pochissime opportunità di socialità vera che verranno offerte dal mondo circostante”. Scrive un utente sotto la pagina della Lupo.
E continua: “Un’esperienza orizzontale e popolare come quella della Lupo é preziosa e fondamentale affinché le nuove generazioni possano toccare con mano spazi e modalità alternative al mero consumo, poter organizzare concerti, spettacoli, fare sport popolare. Insomma già viviamo in città deserte… No agli sgomberi, si alla valorizzazione e al riconoscimento della forza delle esperienze dal basso. Evviva la palestra Lupo!“.
C’è poi chi chiede almeno un compromesso: “Credo che più che opporsi alla demolizione, che comunque è funzionale a una riqualificazione generale dell’area, sia meglio chiedere la disponibilità di un nuovo spazio aggregativo consono“.
Insomma Catania è al momento divisa tra chi è favorevole alla demolizione e chi invece no. La parola spetta adesso a voi cari lettori. Votate il sondaggio qui sotto per dire la propria su un caso di qui al momento si parla eccessivamente troppo poco.
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