CATANIA – Nuovo grido d’allarme lanciato da Fast Confsal dopo le proteste delle ultime settimane relative alle ingenti masse debitorie sulle spalle dell‘Amt, cui si è aggiunto il recente decreto ingiuntivo da oltre un milione di euro notificato alla società .
“Tutto questo accumulo di debiti dovrebbe bastare per far dimettere il presidente Lungaro – afferma Giovanni Lo Schiavo, segretario Fast Confsal – Ha fallito nel suo obiettivo ed ora è compito del sindaco Bianco di attivarsi e scongiurare il fallimento di una delle aziende che un tempo veniva considerata orgoglio catanese”.
“La mancanza di fondi – continua – per i mezzi di ricambio e per le manutenzioni ordinarie ha di fatto abbassato la soglia di sicurezza, costringendo i lavoratori ad operare in situazione che mettono a rischio la propria incolumità e quella degli utenti. Non ultima l’aggressione all’autista avvenuta qualche giorno fa sulla linea 443“.
“Da tutto questo si comprende – sottolinea il segretario Fast Confsal – come la situazione non sia più sostenibile e che perciò bisogna prendere immediatamente dei provvedimenti efficaci. Speriamo che al grido d’allarme lanciato in questi giorni possano seguire fatti concreti, da parte delle istituzione preposte, nell’interesse della collettività catanese”.
“Siamo, inoltre, riusciti finalmente ad ottenere la convocazione per mercoledì 23 marzo , da parte della quarta commissione legislativa permanente “Ambiente e Territorio” dell‘Ars, avente all’ordine del giorno le problematiche finanziarie dell’Amt S.p.A. di Catania.
Ci auguriamo, quindi, di ottenere i risultati sperati, come quello – conclude il segretario Fast Confsal – di offrire il servizio pubblico di trasporto in piena sicurezza”.