Declino Amt, la rabbia dei dipendenti: “Politica latitante e assente!”

Declino Amt, la rabbia dei dipendenti: “Politica latitante e assente!”

CATANIA – “Il silenzio assordante del sindaco Enzo Bianco è inaccettabile!” È incontenibile la rabbia, l’amarezza e la delusione di alcuni dipendenti dell’Amt davanti la sede del”azienda in via Sant’Euplio.

La situazione era già difficile da alcuni anni, ma adesso è davvero insostenibile – spiega Carlo OcchioneDa tempo non vediamo stipendi e nell’ultimo mese hanno provato a tenerci più calmi pagandoci solo mezzo stipendio. Questa è una cosa assurda”.

Stanchi di questa situazione, i lavoratori hanno deciso di far sentire la loro voce: “Fino ad ora l’azienda è andata avanti grazie a noi. Ma adesso basta! Fino ad oggi è stato possibile andare avanti grazie agli autisti e ai dipendenti delle officine, che hanno fatto il possibile per poter mettere i mezzi su strada e garantire il servizio, nonostante gli autobus fossero vecchi con oltre 15 anni di età, obsoleti e in pessime condizioni: sistemi frenanti poco sicuri e condizioni estetiche penose. Non si può più andare avanti così”.

La loro protesta, ancora prima che ai dirigenti dell’Amt, punta il dito contro la classe politica, ritenuta latitante e assente: “Se ne lavano le mani come se nulla fosse. Tanto quelli che ci rimettono il posto siamo noi. Possibile una cosa del genere? Dov’è finita la politica? L’azienda è una partecipata, dunque è anche di proprietà dell’amministrazione, ma fanno orecchie da mercante”.

Ad oggi, la situazione è davvero critica e lo spettro della cassa integrazione si fa sempre più minaccioso: “Non possono parlare né di ammortizzatori sociali, né di esuberi. Una volta c’erano oltre mille dipendenti. Oggi, che la città ha ancora più esigenza di un trasporto pubblico efficiente, ce ne sono appena 700 tra uffici, autisti e lavoratori nelle officine”.