Deaffissioni manifesti elettorali e pubblicità nel Comune di Catania, iniziati i lavori di ‘pulizia’ – FOTO

Deaffissioni manifesti elettorali e pubblicità nel Comune di Catania, iniziati i lavori di ‘pulizia’ – FOTO

CATANIA – È con estrema urgenza che stamani, nel Comune di Catania, è ripartita la deaffissione di manifesti elettorali e pubblicità commerciali che, da tempo, invadevano e sporcavano selvaggiamente la città etnea.

A disporre all’ufficio di competenza l’inizio dei lavori di ‘pulizia’ è stata il Ragioniere Generale del Comune di Catania, la dottoressa Clara Leonardi, che da sempre si mostra sensibile a contrastare le problematiche in cui il decoro e la civiltà vengono meno.

Il servizio di deaffisione, come vi dicevamo, è partito stamattina con ben quattro mezzi dotati di idropulitrice e otto operatori ed ha interessato le zone di Corso Sicilia e dintorni e viale Libertà, in particolar modo davanti la sede INPS.



L’ultima operazione di pulizia venne fatta giorni prima le elezioni, puntando soprattutto alla zona di viale Vittorio Veneto, invasa – in modo selvaggio – da affissioni elettorali in ogni dove: dai muri, agli appositi cartelloni e ancora sui pilastri, la città era sommersa. Fortunatamente, però, il problema sembra essere sotto controllo grazie al monitoraggio costante. Il tutto è favorito dal fatto che l’ufficio affissioni del Comune di Catania non è più sotto organico e questo soltanto perché è stato rafforzato con più unità che consentono un lavoro migliore e costante. Gli operatori, ad oggi, pur avendo una grande mole di lavoro, riescono ad organizzarsi e a gestire nel migliore dei modi la ‘pulizia’ in città senza il bisogno di potenziare il numero dei lavoratori.

C’è da dire che i tempi della ‘giungla’ dove chiunque, dalle ditte a chi faceva cartellonistica pubblicitaria senza licenza, sono migliorati. Il modus operandi dello stesso ufficio affissioni del Comune etneo si è ottimizzato  grazie ad un’organizzazione che punta, al momento, a istituire gare tra ditte per regolamentare un sistema che, fino a poco tempo fa, era disorganizzato, senza una linea guida e… ‘abusivo’.

Una Catania, dunque, che sembra voler migliorare e, diciamocela tutta, civilizzarsi.