Se è vero che la capolista “se ne va”, è anche vero che bisogna fare di tutto affinché questo succeda, nuovamente, domenica prossima in casa di un rinato Potenza. E in questo contesto non è un abuso l’utilizzo dell’usurato termine “squadra ostica”, perché la formazione lucana sta vivendo un’ottima fase di ripresa, soprattutto nelle ultime gare dove avrebbe meritato più punti di quelli che ha attualmente in classifica.
Tutte impressioni confermate dal suo allenatore mister Pietro De Giorgio che, raggiunto telefonicamente da noi di NewSicilia, ha gentilmente risposto alle nostre domande dove, con la prima, proviamo a “sondare” gli umori in casa Potenza.
Che momento sta vivendo il Suo Potenza?
“Stiamo vivendo un buon momento, anche perché abbiamo avuto qualche breve periodo di difficoltà con due pareggi e due sconfitte e avevamo perso un po’ di entusiasmo, ma l’abbiamo ritrovato grazie anche a delle buone prestazioni contro ottime squadre come Casarano e Salernitana. Un buon momento considerando anche l’impegno di domani in Coppa Italia a cui teniamo tanto, ed è stato molto importante arrivare a questo punto di una competizione che abbiamo sempre rispettato. Di certo ci teniamo tanto a passare il turno, e se riusciremo in questa impresa sarà determinante per il nostro cammino perché, diciamolo pure, arrivare in semifinale andrebbe al di sopra delle nostre aspettative”.
C’è mancato poco nell’ultima gara contro il Sorrento di portare a casa l’intera posta: cos’è successo?
“Questo è un problema che noi dobbiamo risolvere prima possibile, perché veniamo da tante partite dove noi abbiamo fatto delle prestazioni importanti e negli ultimi minuti abbiamo sempre preso gol. Sono stati errori che ci hanno fatto lasciare un po’ di punti per strada e che oggi recriminiamo togliendoci la soddisfazione di fare un super campionato, una cosa è certa che perdere punti negli ultimi minuti è qualcosa che dobbiamo migliorare e subito”.
Immaginiamo che proverà a rifarsi domenica prossima anche se incontrerà un Catania caterpillar che fino adesso è stato più forte delle sue vicissitudini tra infortuni e squalifiche.
“Sì, è vero che il Catania ha perso un paio di giocatori importanti, tra cui Cicerelli e Donnarumma che sono pedine fondamentali per questa formazione, ma è anche vero che hanno recuperato Raimo e D’Ausilio che sono altri due giocatori forti per la categoria, insomma, questa formazione ha una rosa talmente importante che, mi viene da dire tra virgolette, le assenze le riescono a mascherare con facilità”.
E lei cosa utilizzerà per fermarlo un 3-4-3- o il suo tradizionale 4-3-3?
“Guardi, noi abbiamo un certo modo di fare calcio che solitamente non snaturiamo, di certo dobbiamo fare la nostra partita affrontando il Catania con grande furore agonistico, sappiamo che è una squadra che appena gli concedi mezzo metro ti i fa male, ma sicuramente non andiamo a snaturare quello che è il nostro modo di giocare”.
Come accoglierà Caturano?
“Sicuramente con grande emozione perché è un ragazzo perbene, uno che qui ha fatto molto bene ed è un giocatore con la quale ho cominciato da allenatore in una formazione dove lui era il nostro capitano e per me è diventato un punto di riferimento importante in questa mia nuova avventura ed ho sempre ricevuto massima disponibilità. Pertanto, per questo motivo sarà un’accoglienza emozionante, anche perché è stato un uomo prima che un grande bomber”.
Quindi lo perdonerebbe in caso dovesse fare gol alla sua ex squadra?
“Lui deve fare il suo mestiere che è quello di fare gol e io devo fare il mio mestiere che è quello di provare a fermare il Catania; quindi, credo che ognuno dei due debba fare il professionista, cioè ciò che siamo e durante la partita saremo avversari e per questo io farò di tutto per non fargli fare gol, com’è giusto che lui faccia di tutto per provare a farci gol. Una cosa è certa: finita la partita ritornerà la stima che c’è e ci sarà sempre”.
Fonte foto: Antenna sud canale 14



