Dall’Afghanistan a Catania, alleati atterrano a Sigonella: “Stanno per unirsi alla nostra famiglia”

Dall’Afghanistan a Catania, alleati atterrano a Sigonella: “Stanno per unirsi alla nostra famiglia”

CATANIA – Continua il ponte aereo tra l’Afghanistan e la base militare di Sigonella, dove sono previsti nelle prossime ore nuovi arrivi.

Ieri sono stati 147 gli evacuati qualificati, atterrati alla Nas Sigonella nell’ambito dell’operazione “Allies Refuge”.

Sono arrivati a bordo di un KC-10 Extender della U.S. Air Force dalla base aerea di Al Udeid nel Qatar. Altri due velivoli C-17 Globemaster III sono in arrivo. Le persone che arrivano sono sottoposte al test per il Covid-19. Inoltre, è stata predisposta un’assistenza medica per valutare e fornire assistenza a chiunque abbia ferite o altri problemi medici. Saranno ospitate in due edifici della caserma come alloggio temporaneo nella base, dove è stata allestita una mensa che rispetta i precetti religiosi Halal e sono state realizzate aree per attività religiose e ricreative.

L’operazione “Allies Refuge” è il piano del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per l’evacuazione sicura di cittadini statunitensi, dei richiedenti visto di immigrazione speciale e di altri afghani a rischio, nel modo più rapido e sicuro possibile. In collaborazione con i suoi alleati dell’Aeronautica militare italiana e del governo italiano, la Nas Sigonella – rende noto l’ufficio stampa – sta fungendo da luogo di transito per gli sfollati prima del loro successivo spostamento verso altre località.

“Non potrei essere più orgoglioso di ognuno di voi“, queste le parole del Capitano di Vascello Kevin Pickard, comandante della NAS Sigonella, nel corso di un meeting con il personale della US Air Force, del Corpo dei Marines, della Marina e del Dipartimento di Stato statunitensi, svoltosi prima dell’atterraggio del primo aereo.

“Vedere come questa base sia in grado di fornire supporto in tutta Italia è davvero impressionante – ha aggiunto – le persone che stiamo aiutando stanno per unirsi alla nostra famiglia americana. Siamo orgogliosi di accoglierli a braccia aperte”.