ADRANO – Dal parcheggio conteso tra fratelli a una furiosa lite familiare: questo è quanto è successo ad Adrano a poche ore dal Natale.
Il 24 dicembre, in tarda serata, è giunta una segnalazione di una lite in corso alla Sala Operativa del commissariato di Adrano. In seguito, sono intervenuti gli agenti, raggiungendo l’abitazione “concitata”.
I poliziotti hanno placato gli animi dei 7 componenti della famiglia che, riunitisi in casa degli anziani genitori, stavano litigando per un presunto diritto a lasciare l’auto in sosta davanti l’abitazione.
Dalle informazioni acquisite, la lite è esplosa dopo che uno dei fratelli ha trovato il parcheggio occupato dall’auto di un altro fratello. L’uomo avrebbe chiesto più volte al familiare di spostare subito la macchina, in modo da poter parcheggiare come era solito fare durante le consuete visite ai genitori, sostenendo che quella fosse un’area di proprietà del padre.
Ne è scaturita un’animata discussione tra i due ai quali si è aggiunto un terzo fratello, intervenuto per dare manforte al familiare che aveva parcheggiato l’auto.
A quel punto, sono giunti anche gli anziani genitori. Questi, allarmati dagli schiamazzi dei tre figli, hanno cercato di mettere pace tra i fratelli e, nel tentativo di dividerli, sono caduti a terra, rendendo necessario l’intervento di un’ambulanza del 118. Entrambi, però, hanno rifiutato di essere trasportati in ambulanza al Pronto Soccorso.
Secondo quanto si apprende, però, i protagonisti della lite si sono recati in ospedale in seguito.
È stato proprio in quei momenti di agitazione che è intervenuto anche il padre, minacciando di morte due figli, quello che voleva parcheggiare l’auto e l’altro intervenuto a difesa del fratello. L’anziano ha detto che avrebbe sparato contro entrambi, utilizzando la pistola, precisando che non avrebbe usato quella legalmente detenuta ma “l’altra”.
Ebbene, in questo modo ha lasciato intendere di avere a disposizione un’ulteriore arma nascosta in casa. I poliziotti hanno voluto approfondire la vicenda in modo da fare chiarezza e verificare la versione dei fatti.
Gli agenti hanno ritenuto utile, pertanto, eseguire una perquisizione accurata all’interno dell’abitazione degli anziani coniugi. I poliziotti hanno, effettivamente, nella veranda, sopra la caldaia, hanno trovato una pistola calibro 7,65 e 7 munizioni dello stesso calibro, nascoste dietro ad un sasso in un buco della facciata.
Dagli accertamenti effettuati, l’arma non è risultata denunciata e del suo possesso l’anziano non è riuscito a fornire alcuna spiegazione plausibile; pertanto, la pistola e le munizioni sono state poste sotto sequestro, mentre l’uomo è stato denunciato, in stato di libertà, per il reato di detenzione abusiva di armi e munizioni, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva.
Ulteriori verifiche hanno permesso di trovare la pistola legalmente detenuta, sempre calibro 7.65, custodita in cassaforte, insieme a due caricatori e 105 munizioni. Visti i fatti, anche questa arma, i relativi caricatori e le munizioni sono state ritirati in via cautelare dai poliziotti.
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