Da Catania una storia d’amore lunga 79 anni, quasi anniversario di quercia per Vincenzo e Tanina

Da Catania una storia d’amore lunga 79 anni, quasi anniversario di quercia per Vincenzo e Tanina

CATANIA – In pieno periodo di emergenza sanitaria è davvero un fatto eccezionale poter parlare di un amore nato sotto le bombe della seconda guerra mondiale e ancora resistente. Una trasfigurazione davvero stupenda e incredibile, ma impegnata nel tempo a rifarsi sempre più nuova.

L’amore di Vincenzo e Tanina

Vincenzo e Tanina, 98 anni lui e 96 anni lei, festeggiano a Catania il loro anniversario di matrimonio avvenuto nel lontano 1942. Bisogna proprio risalire alle sorgenti di altri eventi tragici per poter gustare e ammirarne, con giusta angolazione, il volto inconfondibile dell’amore.

Un anniversario da record. Una unione solida come la roccia, con otto figli (di cui sette viventi e uno scomparso in giovane età). Diciannove nipoti. Un segnale di speranza dove, a confronto, i valori della “famiglia” sembrano ancora vincere sulle modernità dei sentimenti. È davvero emozionante tracciare questi lineamenti di sodalizio matrimoniale per far meglio conoscere questi sposi che hanno sfidato il tempo e gli affetti.

Il racconto di Vincenzo, l’amore per Tanina più forte di ogni cosa

Un colpo di fulmine – ci racconta Vincenzonato nel nostro paese di origine, Regalbuto, in provincia di Enna. Il paese, in quel periodo, era buio e il coprifuoco per la presenza di soldati tedeschi era la cornice di un periodo difficilissimo da vivere. Eppure non mi sono arreso. Passavo e spassavo sotto il balcone di Tanina per farmi notare. La ragazza più bella del paese, con un padre gelosissimo della figlia. Dimostrarsi all’altezza di ambire alla mano della figlia è stata una vera impresa, ma alla fine il mio sentimento per Lei è stato ricambiato. È così che abbiamo iniziato il nostro percorso insieme”.

Oggi come 79 anni fa, correva il 15 aprile 1942

E mentre in una Sicilia ancora in bianco e nero, che ci ricorda lo sbarco anglo-americano, tra la fame e la carestia, dove i poveri portavano via solo se stessi perché nient’altro avevano da offrire, neanche una scodella per mangiare, tra la guerra e la morte, Vincenzo e Tanina coronavano il loro sogno d’amore unendosi in matrimonio il 15 aprile del 1942 per dar vita alla loro fantastica famiglia.

Vincenzo non si è mai arreso, nonostante tutto ha continuato e completato gli studi laureandosi nel 1948 in Medicina e Chirurgia e offrendo delle lezioni private per mantenere quella che era ancora una piccola famiglia. In seguito fu assunto come medico in una delle più grosse miniere di zolfo della Sicilia, a Cozzo Disi (Casteltermini) prendendosi cura dei minatori che venivano spesso colpiti nella varie parti del corpo da esalazioni di zolfo, dovute alle precarie normative di sicurezza di quei tempi. In seguito, dopo vari altri spostamenti, giunge a Catania dove ricoprirà l’incarico di Dirigente Medico presso l’I.N.A.I.L. di Catania.

Tanina, invece, ha sempre fatto la casalinga, ha cresciuto la prole con l’affetto di una madre premurosa e amorosa e ricambiata da parte dei figli, col pregio anche di saper gestire tutta l’economia familiare nella piena fiducia e armoniosità col marito.

Storie di altri tempi che sanno di amore, di semplicità, genuinità e che accarezzano l’anima.

Oggi, in occasione dell’anniversario di nozze, si ritrovano uno accanto all’altro a seguire una messa “tecnologica” dedicata a loro on line (causa pandemia), attorniati dai figli, dai nipoti, che da diverse città italiane si collegheranno in remoto per unirsi alla gioia dei due coniugi.

A Vincenzo e Tanina vanno gli auguri da parte della nostra redazione e auspichiamo sempre una rinascita mattutina di tanti giorni ancora insieme, perché le modulazioni delle passioni che penetrano nelle fibre più intime del cuore, sono da intendersi come l’arte di saper amare.

Articolo redatto in collaborazione con una delle figlie, Prof.ssa Antonella Rinaldi

 

(Si specifica che la foto in evidenza che mostra l’intera famiglia al completo, è stata scattata due anni fa, senza nessuna pandemia in corso).