Crollo via Castromarino, le precisazioni della C.M.C. di Ravenna: “Mai impedito accesso ai proprietari”

Crollo via Castromarino, le precisazioni della C.M.C. di Ravenna: “Mai impedito accesso ai proprietari”

CATANIA –La C.M.C. di Ravenna, cooperativa di costruzione che sta realizzando i lavori di prolungamento della rete ferroviaria nella tratta Stesicoro-Aeroporto metropolitana di Catania, ha avviato nei giorni scorsi le attività di messa in sicurezza dell’area colpita dal crollo della palazzina di via Castromarino, angolo via Plebiscito, a seguito delle autorizzazioni ricevute da tutte le autorità pubbliche coinvolte“.

È quanto comunicato dalla C.M.C. di Ravenna attraverso una nota ufficiale che riportiamo integralmente.

La ditta esecutrice dei lavori tiene a precisare che nella vicenda del crollo della palazzina è sempre stata pronta a venire incontro alle esigenze dei residenti e della cittadinanza al fine di risolvere, per quanto nelle sue possibilità i disagi venutisi a generare,  in un contesto di grande difficoltà, attribuendosi anche  e soprattutto l’onere di anticipare i costi acquistando  tutti gli appartenenti della palazzina interessata dal crollo del gennaio 2020, pur ritenendo di non avere alcun tipo di responsabilità e di conseguenza non avere alcun obbligo risarcitorio“.

È importante ricordare e sottolineare che la palazzina acquistata da CMC comprende solo gli appartamenti risultati inagibili e materialmente interessati dal crollo“.

Per correttezza è importante dire che, tre appartamenti al numero civico 11 di via Castromarino – per altro integri e agibili, ancorché non interessati dal crollo, a suo tempo erano stati dichiarati inagibili in quanto serviti dalla scala di accesso della unità crollata e posta sotto sequestro prima giudiziale e successivamente sottoposta a sequestro da parte del comune di Catania a seguito di specifica ordinanza“.

Per quanto riguarda la vicenda denunciata da alcuni dei proprietari degli appartamenti di cui al nr. 11, in quanto lamentano che CMC gli avrebbe impedito di poter accedere ai propri appartamenti, non solo si sottolinea l’infondatezza della notizia, ma ancor più pretestuoso è accusare la CMC quale ditta esecutrice dei lavori: infatti questa non avrebbe alcun titolo per vietare l’accesso negli appartamenti“.

Il divieto per  ragioni di sicurezza deriva da un’apposita disposizione delle autorità competenti. Le attività di messa in sicurezza della zona antistante il vano scala e gli spazi degli alloggi acquistati alla fine del 2021, che la cooperativa sta eseguendo, sono state autorizzate come ultimo atto nel mese in corso, dal Comune di Catania, quali attività di cantiere finalizzate alla messa in sicurezza dell’area e che a conclusione delle stesse potranno determinare la revoca dell’ordinanza da parte dell’autorità competente, rendendo di fatto così nuovamente accessibile la stessa consentendo la fruizione ai proprietari dei tre alloggi di via Castromarino n. 11“.

Le attività della C.M.C. e le azioni fin qui svolte sono state condivise dal committente e dalle istituzioni del territorio che attendono la risoluzione dei problemi per avviare le fasi conclusive dell’opera“.

La C.M.C. di Ravenna, quale ditta esecutrice di un’opera che darà lustro all’intera città metropolitana di Catania, ha sempre assolto e continuerà ad assolvere i suoi compiti nel pieno rispetto di leggi e regolamenti garantendo tutte le volte in cui sarà necessario il proprio contributo anche per la soluzione di problemi che non ricadono nelle sue responsabilità“, conclude la ditta.