CATANIA – Dopo quanto accaduto nelle scorse ore al Liceo Scientifico “Boggio Lera” di Catania, arrivano diverse richieste e note stampa di commento, da parte dei sindacati catanesi.
“Il tetto crollato, le classi evacuate, al liceo Boggio Lera sono un altro segnale d’allarme dell’emergenza edilizia a Catania. Bisogna aspettare l’irreparabile perché venga avviato un piano straordinario di messa in sicurezza delle strutture, pubbliche e private, partendo proprio dagli istituti frequentati da ragazze e ragazzi della nostra città? Bisogna aspettare l’irreparabile perché la politica abbandoni i cinici silenzi sulla ridicola, vergognosa, classificazione del nostro territorio in fascia 2 di rischio sismico?”. Lo scrivono i segretari generali di Uil e Feneal-Uil Catania, Enza Meli e Nino Potenza, insieme con il segretario regionale UilScuola, Salvo Mavica.
“Riteniamo doveroso – aggiungono – intervenire su quant’è avvenuto ieri mattina al Boggio Lera. Purtroppo, non il primo episodio del genere in istituti scolastici catanesi. E temiamo neppure l’ultimo! In tutti gli incontri istituzionali abbiamo rivendicato risorse per risanare gli edifici e liberarci da un incubo che si rivela ogni giorno sempre più reale. Noi chiediamo investimenti in lavoro buono, utile, necessario. Si utilizzino i fondi pubblici, anche ma non solo quelli del Piano di resilienza. A governanti e rappresentanti etnei nelle istituzioni politiche di Stato e Regione sollecitiamo, infine, risposte sulla riclassificazione di Catania in fascia 1 di rischio sismico. Anche questo libererebbe risorse economiche, creando opportunità finora inspiegabilmente negate a questa provincia”.
Crolla il tetto al Boggio Lera, parlano i ragazzi: “È successo di notte, perché siamo entrati comunque?”
Sulla questione interviene anche la Cgil, con la segretaria confederale Rosaria Leonardi, la Fillea Cgil, con il segretario generale Vincenzo Cubito, la Flc Cgil, con la segretaria generale Cettina Brunetto, e la Rete degli Studenti Medi con il coordinatore Luigi Nicolosi di Catania, sottolineano che “edilizia scolastica e sicurezza di studenti e personale scolastico sono questioni prioritarie per le quali le organizzazioni sindacali hanno sempre sollecitato le istituzioni competenti ad eseguire tutti gli interventi necessari. Le scuole ospitano per sei ore e più al giorno i nostri figli ed è inammissibile che uno studente debba avere paura a far ingresso in un luogo che dovrebbe formarlo come cittadino del domani in totale sicurezza.
A livello comunale – proseguono – attraverso fondi europei e del Patto per Catania, sono state messe in sicurezza diverse scuole, ma, anche alla luce di quanto avvenuto oggi al ‘Boggio Lera’, è necessario avviare un monitoraggio accurato su tutti gli edifici scolastici della città, non contemplati dai precedenti interventi. Chiediamo di sapere dal Comune di Catania che tipo di attività stia svolgendo nelle scuole in ordine a staticità e sicurezza degli immobili. Proprio a causa dei lavori in alcuni plessi che ospitano gli asili nido, l’accumulo di ritardi nell’esecuzione non consente ancora la riapertura degli asili stessi. Su questo abbiamo chiesto un incontro con l’assessore al ramo del Comune di Catania, ma non abbiamo ottenuto alcuna risposta.
Le scuole superiori – aggiungono Leonardi, Cubito, Brunetto e Nicolosi – dipendono dalla Città Metropolitana di Catania e da tempo chiediamo al sindaco metropolitano un incontro per affrontare diverse questioni, fra le quali il mantenimento del distanziamento interpersonale negli edifici per contrastare i contagi da Covid-19, ma anche in questo caso non abbiamo ottenuto risposte. Il Pon Scuola ha stanziato ad agosto 37 milioni di euro per la messa in sicurezza delle scuole con 125 interventi che riguardano la Sicilia. Al tavolo programmatico dei Pon è prevista la presenza delle organizzazioni sindacali, ma le parti sociali non sono mai state convocate: chiediamo con forza che ci vengano illustrati gli interventi previsti per Catania e lo stato dei lavori.
Alla luce del crollo odierno e dell’alluvione che ha interessato la città di Catania a fine ottobre – chiudono Cgil, Fillea, Flc e Rete degli Studenti Medi –, deve essere avviata immediatamente la verifica della sicurezza in tutti gli edifici scolastici di pertinenza della Città Metropolitana di Catania per scongiurare il ripetersi di episodi come quello che ha interessato il ‘Boggio Lera’ che, per fortuna, è avvenuto in assenza di studenti e di personale scolastico”.
Il 19 novembre con inizio alle 10, la Rete degli Studenti Medi manifesterà in piazza Dante a Catania in occasione della “Giornata internazionale degli studenti”. Sarà l’occasione per ribadire con forza la richiesta di poter frequentare le scuole senza rischi.