Crolli, topi e zecche a Cibali. Tomarchio: “Situazione gravissima”. FOTO

CATANIA – Mettere in sicurezza i balconi pericolanti che cadono letteralmente “a pezzi” e poi sgombrare l’unico accesso al quartiere da transenne e reti di pericolo. Questi i primi interventi decisi dalla commissione comunale al Patrimonio dopo il sopralluogo in via Volturno, nel quartiere Cibali.

“Siamo qui dopo aver raccolto le segnalazioni dei cittadini – afferma il presidente della commissione Salvatore Tomarchio mai ci saremmo immaginati, però, una situazione tanto grave: via Volturno è una strada larga un paio di metri con un unico accesso per le auto in via Susanna. Dall’altra parte della zona c’è una scala malmessa e pericolosa che porta in via Sabato Martelli Castaldi. Chi entra in questa zona si trova davanti a una situazione paradossale: nella parte sinistra della via, ci sono oltre una trentina di case abitate e in perfette condizioni. Dall’altra parte della carreggiata – continua Tomarchio – ci sono vere e proprie catapecchie che rischiano di crollare e di seppellire la gente sotto un mare di macerie”.

Immobili abbandonati, con strutture decadenti prossime al crollo e con porte e finestre murate: “Si tratta di beni appartenenti a Palazzo degli Elefanti – spiega il vice presidente della commissione al Patrimonio Ersilia Saverino -. Alcuni anni fa il Comune decise di venderle in blocco, ma il prezzo, di oltre un milione di euro, fu giudicato troppo alto dai potenziali acquirenti che così disertarono l’asta. Oggi la nostra proposta sarebbe quella di scorporare l’intera struttura in singoli lotti e vendere ogni immobile a costi equi”.

Nell’immediato, invece, la richiesta che viene avanzata dai cittadini, è quella di mettere in sicurezza l’intera area per garantire l’incolumità dei questi ultimi: “Su proposta del consigliere Arena – dichiara il componente della commissione al Patrimonio Giuseppe Catalano bisogna portare avanti un piano di lavori che eviti a calcinacci e intonaci di venire giù rischiando di colpire qualcuno. Proprio l’ingresso alla strada è il punto maggiormente critico. Senza marciapiedi, e con le auto parcheggiate ai bordi della strada, i pedoni spesso sono costretti a camminare sotto ai balconi malmessi ed ai cornicioni pronti a venire già da un momento all’altro».

Ma non solo: le stutture sono infestate da topi, zecche e cani randagi. Un problema igienico sanitario causato anche dal continuo proliferare delle discariche abusive all’interno degli edifici :”Per un immobile chiuso- dice Giuseppe Zingale, vice presidente della municipalità di “Cibali-Trappeto Nord-San Giovanni Galermo”-  molti altri restano perfettamente accessibili a chiunque”.

Per il presidente della municipalità non vi è altra soluzione che la ristrutturazione :”Non solo, mattoni e cemento non possono bloccare i cattivi odori. Recuperare le case è l’unica via percorribile per Cibal  i– prosegue Zingale – demolirle e smaltirne il materiale di risulta comporterebbe”.