CATANIA – “Flessibilità”: è questa la parola chiave e l’arma su cui puntano i sindacati per dare una svolta alla drastica situazione che ruota intorno all’Azienda Metropolitana Trasporti di Catania.
Una corsa contro il tempo, per evitare il fallimento dell’AMT, senza la quale la mobilità cittadina cadrebbe giù come un castello di carte al vento.
“Abbiamo già aperto un tavolo tecnico con tutte le parti coinvolte per discutere del contratto collettivo nazionale. – spiega Alessandro Grasso, segretario Filt Cgil – Puntiamo molto sul concetto di flessibilità. Ed è sulla base di questo che stiamo cercando di creare un contratto di secondo livello che possa soddisfare tutti. Possibilmente tenendo conto della premiazione basata sul lavoro e che tenga conto di molti aspetti, specialmente quelli legati ai tempi e orari di lavoro”.
In quella che sembra essere, ormai, una vera e propria battaglia, i sindacati non si sono trovati soli: “Nel sindaco Enzo Bianco (Catania, ndr) – prosegue Grasso – abbiamo trovato molta disponibilità e collaborazione. Quello che continuiamo a non capire è la scelta dei tagli da parte della Regione e il fatto che la stessa non abbia pensato a un piano regionale serio sui trasporti”.
Il decreto finale verrà sancito dall’incontro tra l’ente e l’amministrazione regionale. Quando sarà quello decisivo?