CATANIA – Prosegue incessante la lotta allo smercio di droga nel centro storico di Catania da parte dei carabinieri.
Nel cuore dello storico quartiere di San Cristoforo, al termine di una mirata attività info-investigativa, sono stati infatti arrestati altri 4 pusher di 21, 22, 23 e 35 anni (gli ultimi due già conosciuti alle forze dell’ordine per i pregressi arresti), sorpresi nella flagranza di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Supermarket della droga, un cane da sentinella
I 4 avevano riallestito una piazza di spaccio nella stessa casa dove solo qualche mese fa le forze dell’ordine, durante un servizio antidroga, avevano trovato il cucciolo di razza Rottweiler “Dante”.
Tuttavia i pusher, questa volta, avevano sostituito il cane da guardia con ben 7 telecamere di videosorveglianza, anche se questo accorgimento non ha impedito ai militari dell’Arma di sorprenderli mentre, in una abitazione di via Di Giacomo, preparavano le dosi di marijuana e le vendevano ai clienti.
La catena di montaggio dello spaccio
Con un meccanismo a catena di montaggio, i 4 spacciatori si erano appunto suddivisi i compiti, definendo con esattezza i ruoli, sia per non far mai mancare lo stupefacente ai tossicodipendenti, sia per sorvegliare allo stesso tempo la zona, così da scongiurare l’intervento delle forze dell’ordine. In particolare, uno di loro controllava i monitor, il secondo suddivideva la droga e la pesava, un altro ancora la impacchettava e, infine, il quarto la smerciava ai clienti.
In tale contesto criminale i carabinieri, in modalità “discreta”, ben consapevoli delle dinamiche delinquenziali di quel territorio, hanno quindi svolto diversi appostamenti a distanza, seguendo anche i clienti che, ad ogni ora del giorno e della notte, bussavano alla porta di quel “supermarket della droga”. Acquisito, infine, tutto il necessario quadro informativo, hanno fatto scattare il blitz, facendo irruzione nell’appartamento.
L’arresto dei 4 pusher
In casa, i militari hanno trovato i 4 soci mentre erano ben impegnati a svolgere le loro “specifiche mansioni”. Nel frangente, il primo ad essere fermato è stato quello che, seduto ad un tavolo dell’ingresso, guardava le immagini dell’impianto di videosorveglianza, trasmesse su una imponente smart TV.
Successivamente, nella cucina, i carabinieri hanno trovato il secondo pusher, che oltre a custodire i proventi dello spaccio, circa 250 euro, stava armeggiando con una busta di cellophane, contenente oltre 50 grammi di marijuana, uno spinello e dosi già confezionate, pronte per la vendita. Accanto, il terzo addetto aveva dinanzi a sé il materiale necessario per la suddivisione della droga, che una volta impacchettata, veniva passata all’ultimo complice, 23enne, che si occupava della cessione al dettaglio. Nelle tasche di quest’ultimo, anche la somma di 480 euro, che aveva appena ricevuto dagli ultimi clienti.
Tutto il materiale è stato sequestrato e i quattro, su disposizione dell’Autorità giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto, sono stati associati al carcere catanese di Piazza Lanza.