CATANIA – “La mancanza di una compagnia aerea di bandiera è un problema enorme per il turismo italiano, che peserà in particolare sui flussi di visitatori provenienti in Sicilia da paesi extraeuropei e di cui risentiranno in particolare le nostre grandi città d’arte. Credo che il mondo del turismo debba essere non arrabbiato, ma inferocito nei confronti del management di Alitalia, attuale e passato. Così ci stiamo mangiando una fetta consistente del turismo internazionale di lungo raggio”.
Non nasconde la sua preoccupazione il direttore di Confesercenti Catania Salvo Politino parlando della vicenda Alitalia. Anni di gestione scellerata hanno creato un danno gravissimo soprattutto al circuito culturale italiano, vera risorsa del nostro turismo.
“Avere una compagnia di bandiera – aggiunge il responsabile di Confesercenti Assoturismo Giuseppe Sezzi, gestore di Hotel – è assolutamente necessario. È un’arma in più per competere per attirare visitatori e investimenti, soprattutto per un Paese come il nostro dove solo il turismo vale il 6% del prodotto interno lordo. Non avendo più una compagnia di bandiera, le altre compagnie internazionali potrebbero indirizzare meno passeggeri negli Hub italiani. Questo comporterebbe un duro colpo per tutti gli operatori turistici quali Alberghi, Tour Operator ecc. Alitalia, ad oggi, ci è costata molto meno del salvataggio delle banche, ed ogni anno spendiamo milioni di euro per finanziare le altre compagnie low cost. La chiusura di Alitalia sarebbe un durissimo colpo per il turismo, per migliaia di posti di lavoro persi e per il nostro orgoglio nazionale“.
“In un mondo in cui gli orizzonti turistici si fanno sempre più lontani – conclude il direttore Politino – l’incidenza dei turisti di lungo raggio sul nostro sistema turistico è sempre maggiore. In questo contesto, essere privi di una compagnia di bandiera o averne una inefficiente è un grave problema”.