CATANIA – Intervento della Polizia di Stato ieri mattina in viale Andrea Doria, nei pressi della cittadella universitaria, dove è stato segnalato un cavallo morto sulla carreggiata in direzione Misterbianco. Accanto all’animale si trovava un calesse, mentre gli agenti della Polizia Locale erano già sul posto dalle 5.30 per gestire la viabilità e svolgere i rilievi.
Sul luogo è intervenuto anche un medico del Servizio di sanità pubblica veterinaria dell’ASP di Catania, che ha esaminato l’animale privo di vita. Dall’ispezione non sono emersi segni di violenza o maltrattamento.
Il proprietario e conducente del calesse, presente sul posto, ha raccontato agli agenti che poco prima del crollo l’animale aveva iniziato a trascinare una zampa, per poi accasciarsi improvvisamente. Secondo la prima valutazione del veterinario, il cavallo potrebbe essere morto per un ictus seguito da arresto cardiaco. L’uomo ha dichiarato di aver immediatamente contattato il numero unico di emergenza per segnalare l’accaduto.
Controlli nella scuderia e verifiche veterinarie
Durante la ricostruzione dei fatti, i cavalieri della Squadra a Cavallo dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, insieme al veterinario, hanno effettuato un’ispezione nell’azienda di Picanello proprietaria del cavallo.
Dai controlli è emerso che la scuderia era in regola: titolare di codice aziendale, con animali registrati tramite microchip. Non sono stati rinvenuti farmaci vietati né irregolarità amministrative. Tuttavia, sono stati disposti ulteriori approfondimenti sull’equide deceduto per accertare con esattezza le cause della morte.
Calesse non in regola: scattano le sanzioni
Gli agenti delle Volanti hanno contestato al proprietario diverse violazioni del Codice della Strada. In particolare, il calesse era privo di sistema di frenata, segnalazione di pericolo e dispositivi visivi obbligatori, oltre a non avere la targa rilasciata dal Comune di residenza del conducente.
Le indagini proseguono per verificare se vi siano stati comportamenti di maltrattamento e per chiarire se l’animale fosse eventualmente utilizzato per corse clandestine.