CATANIA – Nel corso dell’ultimo anno, i carabinieri del comando provinciale di Catania hanno intrapreso azioni per contrastare le corse clandestine di cavalli, un fenomeno criminale collegato alle attività dei clan mafiosi.
Le azioni in ballo hanno portato alla denuncia di oltre 27 persone e all’emissione di sanzioni per un valore superiore a 94mila euro.
Le corse clandestine rappresentano una forma di controllo del territorio e un modo per reinvestire capitali illeciti, data l’ampia somma di denaro che circola attraverso le scommesse illegali.
Le principali vittime di questo redditizio affare sono gli animali, che vengono maltrattati e spesso sottoposti a sostanze dopanti, molte delle quali importate illegalmente, alimentando un mercato parallelo di farmaci illeciti.
In questo contesto, i carabinieri della compagnia di Paternò hanno denunciato cinque persone in stato di libertà. Gli individui in questione sono responsabili, in concorso, dei reati di maltrattamento di animali, spettacoli o manifestazioni vietate, divieto di combattimento tra animali e interruzione di pubblico servizio.
Essi hanno partecipato a una corsa clandestina di cavalli che si è svolta il 12 giugno a Nicolosi, alle pendici dell’Etna, alla presenza di centinaia di spettatori.
Le forze dell’ordine hanno condotto un’attenta attività investigativa, sfruttando la loro conoscenza del territorio e analizzando i video pubblicati sui social network.
In alcuni di questi video, accompagnati da musica neomelodica, venivano esaltate le performance del cavallo vincitore. Questo ha permesso ai militari di identificare e deferire i proprietari dei cavalli “Lampo” e “Agente segreto“, entrambi di Catania e con precedenti per mafia.
Infatti, durante la corsa incriminata, i cavalli sono stati maltrattati con colpi di frusta per spronarli alla vittoria. I due fantini, anch’essi di Catania, e uno degli spettatori sono stati identificati e denunciati.
Le indagini hanno portato alla scoperta del luogo in cui erano tenuti nascosti i due cavalli che avevano partecipato alla corsa. I cavalli sono stati recuperati in due stalle, una a Biancavilla (cavallo “Lampo”) e l’altra a Lineri, frazione di Misterbianco (cavallo “Agente segreto”). Uno dei cavalli è un purosangue inglese noto nell’ambiente delle corse nazionali. Entrambi gli animali sono stati posti sotto sequestro e affidati al Centro per l’Incremento Ippico per la Sicilia e a un maneggio privato.
Pertanto, i carabinieri, in collaborazione con l’Asp di Catania, hanno anche controllato altre stalle nella città di Catania.
È stata elevata una sanzione di oltre 4mila euro nei confronti di un 43enne catanese, con precedenti per mafia. Deteneva due cavalli senza la documentazione amministrativa e sanitaria necessaria.
Nonostante i buoni risultati ottenuti finora, che hanno portato a denunce e sequestri di 32 persone e al salvataggio di 13 cavalli, la lotta contro il maltrattamento degli animali e il deplorevole fenomeno criminale legato alla criminalità organizzata continuerà ad essere una priorità per l’Arma di Catania.
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