Corruzione elettorale, richiesta archiviazione per sindaco Aci Castello: Scandurra, “Esco a testa alta”

ACI CASTELLO – Il sindaco di Aci Castello, comune in provincia di Catania, Carmelo Scandurra, è uscito “a testa alta” dall’indagine effettuata nei suoi confronti nel processo per corruzione elettorale che ha coinvolto, in prima persona, il deputato catanese dell’Assemblea regionale siciliana, Luca Sammartino.

Nel registro degli indagati spuntava pure il nome di Scandurra, ma ieri sarebbe arrivata la richiesta d’archiviazione. “Ero certo dell’esito che la vicenda avrebbe preso. – commenta il primo cittadino di Aci Castello – Il giudice delle indagini preliminari ha riconosciuto la correttezza del mio operato e l’assenza di qualsivoglia forma di comportamenti poco trasparenti da parte mia“.

Le mie scelte politiche non sono mai state determinate da mercanteggiamenti ma da convincimenti; l’ho sempre detto, vederlo riconosciuto da un giudice conferma la mia fiducia nella magistratura e regala la giusta serenità, a me e alla mia famiglia. Alla quale dai soliti mestatori d’odio nulla è stato risparmiato, in termini di allusioni, parole sprezzanti, intrise di cattiveria“, prosegue Scandurra.

Non usa mezzi termini il sindaco, il quale, secondo le sue parole, si sarebbe preso una sorta di rivincita contro i suoi detrattori. “Chi è toccato in prima persona da una vicenda giudiziaria, – conclude – sapendosi innocente, affronta in solitudine un calvario. Che non è quello del giudizio – chi è innocente lo affronta a testa alta – ma del pregiudizio alimentato dal giustizialismo di terz’ordine, soprattutto dai fanatici dei social. Io esco da questa vicenda innocente, sereno e a testa alta. Chi spara sentenze prima del tempo rifletta sul male che fa: dall’altra parte della tastiera ci sono persone in carne e ossa“.

Fonte immagine Facebook – Carmelo Scandurra