Coronavirus, 5 casi positivi a Santa Venerina. Greco: “Azzerare le visite o faremo male a chi vogliamo bene”

Coronavirus, 5 casi positivi a Santa Venerina. Greco: “Azzerare le visite o faremo male a chi vogliamo bene”

SANTA VENERINA – “Il numero di soggetti positivi del nostro territorio sale purtroppo a 5, anche se è significativo precisare che queste cinque persone appartengono a 3 nuclei familiari. Si attende ancora l’esito di alcuni tamponi eseguiti ieri: ritengo che lo avremo domani. Intanto oggi ho ricevuto la buona notizia che un tampone eseguito martedì ha dato esito negativo. Altri tamponi saranno eseguiti su nostri concittadini tra domani e dopodomani. Costoro attendono il prelievo in isolamento nelle loro case”, queste le parole del sindaco di Santa Venerina, comune del Catanese.

“È importante capire che stiamo passando da una fase di diffusione territoriale a una fase in cui il virus si diffonde dentro le nostre famiglie, dentro la nostra rete di contatti. Non sono parole, sono dinamiche concrete di contagio – continua Salvatore Greco -. Per questa ragione, diventa ancora più importante ridurre, e, se possibile, azzerare i contatti. Il presidente della Regione ha emesso una nuova ordinanza, la n° 6, che impone ulteriori restrizioni, ma noi dobbiamo fare ancora di più rispetto a quello che ci viene ordinato. Non c’è bisogno di andare a trovare i genitori, i parenti, gli amici, persino la fidanzata: è il momento di dimostrare che gli vogliamo bene. Dobbiamo rimanere a casa nella più piccola comunità possibile. Una cautela particolare va attuata verso le comunità di anziani: devono essere pressoché azzerate le visite a case di riposo e simili”.

“La situazione è difficile – prosegue il primo cittadino – Ci sono molte persone che stanno lavorando al massimo delle loro possibilità per il bene di tutti: sento ogni giorno, più volte al giorno, quasi tutto il giorno, medici di famiglia, forze dell’ordine, funzionari della sanità regionale, amministratori e forze lavoro comunali, volontari, i nostri concittadini che prestano servizio come medici e come infermieri negli ospedali catanesi, ma il lavoro di tutti loro, di tutti noi, non potrà mai bastare se restano persone, anche poche, che sottovalutano il problema e diventano mezzo di ulteriore contagio. Ricordiamoci che anche se stiamo bene, è probabile che stiamo trasportando il virus verso altri, amici, parenti, conoscenti, e questi a loro volta lo trasporteranno ancora fino a passarlo a qualcuno in cui si manifesterà, e a qualcuno che non lo reggerà. Scusate la crudezza, ma di questo si tratta”.

“Vi prego con tutto il cuore di restare a casa, ha concluso.