CATANIA – I carabinieri della stazione di Pedara hanno arrestato un 20enne ed un 14enne, ritenuti responsabili del concorso in estorsione.
Vittima un 37enne che per mesi è stato vessato ed umiliato dal maggiorenne che, dopo una vera e propria opera di assoggettamento, lo aveva convinto ad avere con lui dei rapporti sessuali. Ogni incontro, filmato di nascosto, era diventato l’arma per ricattare la vittima ed estorcerle del denaro, quasi 700 euro, consegnato in più tranche.
Il poveretto, terrorizzato dalla possibilità di vedere i video postati sui social network, ha ceduto ai ricatti del suo persecutore fino ad ieri mattina quando, contattato al telefono dal minorenne, che nel frattempo era entrato nell’affare con una scaltrezza da malvivente navigato, il quale recitando frasi minacciose di morte, accompagnate dalla solita tiritera della divulgazione delle immagini “hot” (telefonata registrata ed acquisita come prova), gli chiedeva 600 euro in contanti. Preso dallo sconforto più totale, accompagnato da un familiare cui ha raccontato tutto, si è presentato in caserma a Pedara per chiedere aiuto ai carabinieri della locale stazione. Il comandante, dopo avere ascoltato la via crucis patita dalla vittima, lo ha invitato ad aderire alla richiesta estorsiva precisando di stabilire bene l’ora e il luogo della consegna. L’uomo, dopo aver ricontattato i suoi aguzzini, li invita a raggiungerlo alle ore 21,00 nel garage posto sotto la propria abitazione.
I due si sono presentati puntuali all’appuntamento e, nel preciso momento in cui hanno intascato i 600 euro, hanno visto stringersi ai polsi le manette dai militari nascosti nell’ombra. Il maggiorenne, assolte le formalità di rito, è stato condotto agli arresti domiciliari mentre il minorenne è stato condotto nel centro di prima accoglienza di Catania.
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