Controlli sul lungomare di Catania, nel mirino lo stato degli alimenti di paninerie e crispellerie: diverse sanzioni

CATANIA – Ultimo fine settimana di controlli al lungomare di Catania, precisamente tra la via del Rotolo e piazza Nettuno, luoghi in cui i carabinieri della compagnia di Piazza Dante, coadiuvati dai colleghi del N.A.S., del N.I.L., del Nucleo Cinofili e da quelli del Nucleo Radiomobile e della compagnia di Catania Fontanarossa, hanno rafforzato i servizi finalizzati al contrasto all’illegalità diffusa e rispetto delle normative di settore.

In particolare: al termine del controllo di numerose attività, tra le quali i cosiddetti “camion dei panini”, i carabinieri hanno denunciato: un 70enne di Giarre, titolare di una crispelleria, per il cattivo stato di conservazione di 40 chili di alimenti dolciari; due coniugi catanesi di 53 e 46 anni, proprietari di una panineria, per il cattivo stato di conservazione di 14 chili di alimenti di vario genere; un 70enne di Acireale, proprietario di una panineria, per aver installato senza autorizzazione un impianto di video sorveglianza.

A diversi esercizi sono state elevate ulteriori sanzioni amministrative, per oltre 60mila euro, per la mancata registrazione sanitaria, l’omessa procedura di autocontrollo, nonché l’assenza della lista degli allergeni e attestati di formazione del personale, nonché l’impiego di lavoratori in nero 4 su 9 controllati.

Nel medesimo contesto operativo si è provveduto al controllo di 54 veicoli e 91 persone; al sequestro di 9 veicoli, di cui 5 auto perché senza copertura assicurativa e 4 motocicli poiché il conducente era privo di casco protettivo; al controllo domiciliare di 11 soggetti sottoposti a misure detentive alternative.

Nel complesso, per il numero di esercenti sottoposti a ispezione, la situazione igienico sanitaria è da considerarsi di buon livello.

Durante i controlli, specie sugli alimenti, alcuni cittadini catanesi si sono avvicinati ai carabinieri per esprimere il loro apprezzamento, come quello di una madre che alla figlia adolescente che le domandava cosa ci facessero tutti quei carabinieri lei rispondeva: “controllano che quello che ci  mangiamo sia buono”.