Controlli nei bar a Catania e provincia, 3 chiusure: dal caffè e cocaina all’inosservanza delle restrizioni

Controlli nei bar a Catania e provincia, 3 chiusure: dal caffè e cocaina all’inosservanza delle restrizioni

CATANIA – Dall’inosservanza delle restrizioni anti Covid arrivando addirittura allo spaccio con metodi alternativi. Sono ben 3 i bar chiusi a Catania e provincia a seguito dei controlli di carabinieri e polizia. Ecco, nel dettaglio, le operazioni che hanno portato ai provvedimenti contro i gestori:

  • il Questore di Catania ha sospeso per 30 giorni, con provvedimento emesso ai sensi dell’art. 100 TULPS, l’esercizio pubblico denominato “Bar da Coco”, gestito da C.G., sito a Biancavilla, in via Vittorio Emanuele, a seguito di quanto emerso da un’operazione di polizia svolta lo scorso 17 aprile, dal personale dipendente del commissariato di Adrano, a conclusione di un’intensa attività info – investigativa e di una costante attività di sorveglianza delle zone e degli esercizi pubblici noti quali luoghi di spaccio di sostanze stupefacenti (l’interno di un bar), dalla quale è anche emerso che a molti avventori, accanto alla tazzina di caffè, veniva consegnato un involucro dietro pagamento di una banconota da venti euro. L’intervento di polizia ha consentito di trovare 39 involucri che contenevano sostanza stupefacente presumibilmente del tipo cocaina; inoltre, nascosti sotto al bancone del bar sono stati trovati 210 euro in contanti, divisi in banconote di vario taglio e altra sostanza stupefacente presumibilmente del tipo marijuana, custodita dentro una busta di plastica. L’operazione ha portato quindi all’arresto del gestore del bar e del suo fornitore. Si tratta del secondo provvedimento di sospensione emesso dal Questore di Catania, per motivi di ordine e sicurezza pubblica, nei confronti del suddetto esercizio, per il ripetersi dei gravi fatti che avevano già determinato l’adozione del primo provvedimento. L’attività, infatti, era stata già sospesa per quindici giorni, con provvedimento ex art. 100 TULPS, datato 11 novembre 2020, atteso che all’interno dell’esercizio erano stati identificati soggetti, già noti alle forze dell’ordine, che sono risultati quasi tutti segnalati quali assuntori di sostanze stupefacenti ed erano stati, inoltre, trovati e sequestrati, anche in quell’occasione, 8 dosi di sostanza stupefacente, un bilancino di precisione, alcune bustine in cellophane trasparente con chiusura ermetica, nonché banconote di piccolo taglio presumibilmente provento dell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Erano state riscontrate anche numerose violazioni della normativa vigente per l’emergenza sanitaria in corso. Il titolare dell’attività era stato quindi arrestato, in flagranza, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, nonché per detenzione abusiva di armi, atteso che, nell’abitazione, deteneva una baionetta non denunciata alle Autorità. Al suddetto provvedimento aveva fatto seguito anche un avviso orale del Questore nei confronti del titolare dell’esercizio;

 

  • i carabinieri del Nucleo Radiomobile della compagnia di Paternò, nell’incessante attività di controllo per garantire l’ottemperanza da parte di cittadini ed esercenti delle disposizioni volte a garantire il contenimento da Coronavirus in atto, nonché di contrasto alla criminalità in genere, hanno svolto un servizio coordinato nel comprensorio del territorio paternese. La dislocazione di più posti di controllo negli snodi viari più importanti ha consentito l’identificazione di 53 persone più la verifica di 34 veicoli, con la conseguente elevazione di verbali per violazioni al C.d.S. per complessivi 7.900 euro, il sequestro e il fermo amministrativo di 3 di essi. Nel corso del servizio è stata inoltre disposta la chiusura temporanea per 5 giorni del pub “Terzo tempo”, sito in Piazza Caduti di Nassirya, in quanto non aveva ottemperato alla prevista chiusura oltre l’orario consentito, nonché sanzionato amministrativamente 6 persone per assembramento delle quali 3, in particolare, senza neanche la prevista mascherina protettiva;

  • i carabinieri del Nucleo Radiomobile della compagnia di Palagonia, nell’ambito dei servizi finalizzati all’attuazione delle disposizioni governative per il contenimento epidemico, hanno svolto una serie di controlli agli esercizi commerciali del centro cittadino ove maggiore potrebbe rilevarsi l’aggregazione degli avventori. In particolare, tra gli altri, i militari hanno verificato alle 21,30 che all’interno del barCapriccio”, sito in via Vittorio Emanuele, erano presenti alcuni avventori intenti a consumare bevande. Per tal motivo i militari hanno provveduto a elevare le previste sanzioni amministrative nonché disposto, nei confronti del titolare del bar, la relativa chiusura temporanea dell’attività per la durata di 5 giorni.