CATANIA – I militari della Compagnia Catania Fontanarossa sono stati impegnanti in un servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto dell’illegalità diffusa nel quartiere periferico di “San Giovanni Galermo“. Nell’ambito delle attività svolte sono stati denunciati due pregiudicati catanesi di 23 e 24 anni per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti“.
I militari hanno realizzato un servizio di avvistamento in una piazza di spaccio in via Capo Passero, durante il quale hanno individuato i due pusher che si accostavano ad alcuni passanti alla guida di veicoli in transito, mentre uno di loro teneva una busta di plastica e l’altro era intento a comunicare attraverso una radio ricetrasmittente. Insospettiti dalla situazione, i militari si sono immediatamente avvicinati ai giovani, che alla loro vista si sono dati alla fuga, rifugiandosi all’interno di una palazzina. Tuttavia i militari sono riusciti ad accedere al palazzo, suonando ai citofoni dei vari condomini e a raggiungere i due pusher che intanto si erano dileguati attraverso i tetti.
I militari dopo averli raggiunti li hanno perquisiti e hanno rinvenuto nelle tasche dei loro pantaloni la somma di denaro complessiva di 900 euro, hanno recuperato la radio-ricetrasmittente e la busta di plastica, al cui interno hanno trovato 45 grammi di cocaina suddivisa in 101 dosi.
Nell’ambito dello stesso servizio, a pochi isolati di distanza, i militari hanno trovato in una Fiat Bravo in sosta, che hanno controllato in quanto insospettiti che potesse essere oggetto di furto. Da un controllo del veicolo, che aveva le portiere aperte, gli operanti hanno trovato sul sedile anteriore lato passeggero una busta di plastica contenente banconote di vario taglio per una somma complessiva di 70mila euro. Dagli accertamenti effettuati la macchina non risultava essere oggetto di furto ed intestata ad un 40enne pregiudicato residente in zona, che è stato raggiunto a casa e interpellato opportunamente in merito al denaro all’interno della sua macchina, di cui se ne assumeva la proprietà non riuscendo a fornire dimostrazioni circa la provenienza lecita e dunque veniva denunciato per impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.
Intanto, un’altra pattuglia in transito nelle vicinanze del civico 93 della medesima strada, ha fermato un giovane, che in evidente stato di agitazione aveva atteggiamenti sospetti. Infatti, da accertamenti più approfonditi, i carabinieri hanno scoperto che lo stesso era in regime di arresti domiciliari a Gravina di Catania, dove stava espiando una condanna per furto, tuttavia stava passeggiando in maniera spensierata seppur sprovvisto di qualsiasi autorizzazione. Il giovane è stato sottoposto alla misura già in atto.
Foto di repertorio
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