Continuano i roghi in città, Catalano: “Mancano i controlli sui terreni incolti”

CATANIA – Continua l’emergenza roghi a Catania e continua anche l’indignazione da parte, oltre che dei cittadini, anche di alcuni dei consiglieri comunali.

A finire al centro del mirino il sindaco Enzo Bianco, accusato di non prestare tanta attenzione alla problematica, non trovando una soluzione nell’immediato e rischiando così di ridurre le zone verdi del capoluogo etneo in un cumulo di cenere.



A denunciare questa situazione di stasi il consigliere comunale Giuseppe Catalano che pone l’attenzione sui mancati controlli che dovrebbero essere effettuati per i proprietari di appezzamenti di terreno.

“Ho più volte segnalato la totale assenza di un piano preventivo di interventi – denuncia Catalano – dei lavori per la messa in sicurezza di enormi appezzamenti di terreno in primavera e la mancata consapevolezza degli organi competenti che la nostra città ogni estate vive un’emergenza fiamme continua che va avanti almeno fino alla fine di settembre. A questo vanno aggiunti anche i mancati controlli, da parte delle forze dell’ordine e del personale di Palazzo degli Elefanti, sull’esecuzione dell’ordinanza comunale che impone ai proprietari dei terreni incolti di effettuare la pulizia della propria zona di competenza. Una normativa che, rimasta solo lettera morta, è servita a proteggere il Comune da eventuali azioni legali ma non dall’emergenza che i roghi hanno scatenato in tutto il territorio. Dove sono le fasce tagliafuoco? Dov’è la potatura del verde? Dove sono le opere di manutenzione straordinaria? Da Librino a Monte Po fino a San Francesco La Rena, la periferia è completamente abbandonata a se stessa. Luoghi dove prolificano le discariche abusive piene di materiali altamente infiammabili ed estremamente pericolosi per la salute pubblica. Da qui la necessità di potenziare le squadre dei vigili del fuoco ed aumentare le unità nelle centrali operative. Personale che potrebbe essere coadiuvato da tanti pendolari incentivati dalla possibilità di ricevere un piccolo rimborso spese. Se fino ad oggi non c’è scappato il morto è stato solo per pura fortuna. Ecco perchè non si può abbassare la guardia. Vedere le persone in questi giorni, armate di secchi e altri mezzi di fortuna che cercavano di spegnere i fuochi e proteggere le loro case, è stato uno spettacolo drammatico e, al tempo stesso, umiliante per la nostra amministrazione”.