CATANIA – Non accenna a migliorare la situazione per i lavoratori del Consorzio di Bonifica della Sicilia orientale. Nelle ultime settimane è stata denunciata da parte dei sindacati una vera e propria disparità di trattamento rispetto a quelli della parte occidentale dell’isola, che hanno già avuto assicurato l’inizio del lavoro.
Le sigle sindacali Flai Cgil, Fai Cisl e Filbi Uil, dopo la delibera dello scorso 5 aprile con la quale si dà l’autorizzazione ai consorzi di bonifica di procedere all’assunzione degli operai a tempo determinato, hanno segnalato il mancato rispetto degli impegni assunti dal commissario straordinario Francesco Nicodemo. Quest’ultimo infatti li aveva rassicurati dello svolgimento per intero delle giornate previste dalle garanzie occupazionali, nello specifico 151, 101 e 78 giornate effettivamente lavorate.
Al contrario di ciò nessun impegno è stato mantenuto, nemmeno con le organizzazioni sindacali, alle quali doveva essere presentato prima della pubblicazione il contratto da sottoporre ai lavoratori, per individuare le linee che avrebbero potuto tutelare nel migliore dei modi gli operai e gli agricoltori per l’erogazione del servizio.
A essere denunciata è anche l’assenza di un piano per la salvaguardia della campagna irrigua da parte del direttore del Consorzio di Bonifica della Sicilia orientale, l’ingegnere Fabio Bizzini, che si dimostra ancora una volta non curante delle esigenze degli agricoltori. Inoltre l’affidamento ad aziende esterne di basilari servizi, al centro dell’attenzione nella riunione che si è tenuta un mese fa, mette a repentaglio l’intera economia agricola della piana di Catania.
I vertici delle organizzazioni sindacali hanno invitato l’amministrazione dell’ente a voler sospendere la delibera e a uniformarla a quella del Consorzio di Bonifica della Sicilia occidentale garantendo così il lavoro per 151, 101 e 78 giornate a persone che dopo vent’anni si trovano ancora in condizioni di precarietà. Sempre i vertici delle sigle sindacali fanno sapere che le azioni di lotta proseguiranno per garantire il rispetto dei contratti, dei diritti dei lavoratori e dell’economia della piana di Catania.
Claudio Petralia, membro della Flai Cgil Catania, afferma: “Sono stati disattesi tutti gli impegni presi sia da parte del commissario che da parte del direttore. Non c’è programmazione e quindi gli operai non lavorano alle condizioni delle quali si era discusso in questi mesi. Attraverso il nostro segretario regionale abbiamo chiesto un incontro urgente sia a Bizzini che a Nicodemo, ai quali abbiamo chiesto di sospendere in autotutela la delibera che hanno fatto. Speriamo di riuscire a sistemare tutto prima dell’avvio del lavoro per quelle persone che, secondo le condizioni che ci sono per la firma del contratto, potrebbero già iniziare a lavorare la settimana prossima. Noi però chiediamo condizioni diverse e che il contratto venga rivisto. Attendiamo di essere ricevuti a questo incontro e se ciò non dovesse accadere metteremo in atto tutti gli strumenti di lotta che abbiamo”.