Confisca centro intrattenimenti ingresso S.Gregorio, il sindaco chiede parere legale all’Università

Confisca centro intrattenimenti ingresso S.Gregorio, il sindaco chiede parere legale all’Università

SAN GREGORIO DI CATANIA – “È lottizzazione abusiva, ma i reati sono prescritti”. A dirlo la Suprema Corte di Cassazione con la sentenza dello scorso maggio 2016, diversamente da quanto dicono i diritti civili al risarcimento per il Comune di San Gregorio di Catania e il provvedimento di confisca dell’intero manufatto. All’indomani di questa decisione che ha posto definitivamente la parola fine alla vicenda legata al Centro Intrattenimenti della Sofocle di Puglisi Cosentino in costruzione, si sono mosse le prime domande, legittime, su quali saranno le prospettive e il futuro di quel grande manufatto costruito, oramai quasi completo, all’ingresso di San Gregorio.

A chiederselo innanzitutto i protagonisti di questa vicenda che ne seguirono e contestarono le modalità costruttive sin dai primi momenti. “Con l’avvocato Ricciardolo e con l’amico Anastasio – ha dichiarato il vicesindaco Ivan Alboci interrogammo presto soprattutto sulla viabilità legata attorno a quella imponente costruzione che avrebbe dovuto accogliere centinaia di auto e persone al giorno congestionando la già nota collina c.d. “del disonore”. Preoccupazioni che svelarono una lottizzazione abusiva oggi accertata dai giudici penali”. Era il 2011 quando il processo penale percorreva i primi passi di una tormentata vicenda giudiziaria che si è conclusa confermando le preoccupazioni che in quella costruzione qualcosa era stato abusato.

“Il territorio di San Gregorio avrà diritto a un importante risarcimento economico – ha continuato Albo – perché all’epoca da consigliere di opposizione mi sono costituito in giudizio in favore dei sangregoresi. Sono soddisfatto perché pretenderemo il risarcimento affinché il territorio non resti in preda al nulla come accaduto altrove”. Ma legati alla vicenda giudiziaria, in considerazione dei numerosi aspetti trattati in sentenza, adesso sono diversi gli elementi giuridici che andranno chiariti ed esaminati per capire bene cosa fare del manufatto abusivo.

Per queste ragioni l’Amministrazione guidata dal sindaco Carmelo Corsaro ha demandato all’Università degli Studi di Catania il compito di redigere parare legale. “Una convenzione con l’Università ci consente di rivolgerci ad un ente terzo, disinteressato ed altamente specializzato perché ci esprima un parere legale – ha spiegato il sindaco – che risolva i temi giuridici di varia natura in campo così da far chiarezza laddove saremo chiamati alle scelte politiche. L’obiettivo salvare il salvabile per tutelare il territorio, affermare prospettive lavorative e non scongiurare un futuro di sviluppo per San Gregorio che da quella struttura si intendeva e che vogliamo ancora oggi si possa e debba costruire”.

La palla allora passa ai professori dell’Ateneo catanese che districandosi tra le varie specializzazioni, dovranno fornire all’amministrazione comunale le basi per impegnare la migliore soluzione politica percorribile. “Non ammettiamo cattedrali incompiute nel nostro splendido territorio – ha concluso il sindaco – porteremo l’impegno fino in fondo per tutelare San Gregorio e le aspettative di sviluppo dei nostri cittadini”.